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Inflazione, la parola più ricercata al mondo: che cos’è e come incide sui nostri portafogli

cos'è l'inflazione
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Il termine “inflazione” viene ormai utilizzato quotidianamente, sia dai telegiornali che dai telegiornali, ma se ne conosce davvero il significato? Ecco cosa indica questa parola.

Nei mercati mondiali i prezzi dei beni e servizi variano costantemente, con il termine inflazione si indica un aumento generale dei costi che non si limitano ad una singola voce di spesa, riducendo il potere di acquisto delle famiglie nel tempo.

Poiché le abitudini delle persone variano in continuazione, l’inflazione tiene conto dei prodotti e servizi utilizzati dalla maggior parte degli italiani, includendo ciò che viene usato quotidianamente (come ad esempio gli alimenti o il carburante), i beni durevoli (abbigliamento, elettrodomestici, oggettistica) ed i servizi (assicurazioni, servizi estetici, e così via).

L’inflazione in Europa viene calcolata da tutti i Paesi tenendo conto degli stessi parametri ed è indicata tramite la sigla “IAPC”. Per ricavare lo IAPC gli Stati devono monitorare tutti i prezzi dei prodotti in punti di vendita differenti, i quali verranno catalogati a seconda dell’importanza che il bene ha all’interno delle abitudini familiari.

In Italia il lavoro di rilevazione prezzi e catalogazione dei prodotti viene effettuata dall’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, il quale confronta il totale del costo annuale con quello dei 12 mesi precedenti per controllarne l’andamento. L’inflazione infatti non è altro che la differenza e la variazione della percentuale del prezzo.

Come si misura l’inflazione

Per misurare l’inflazione si tengono conto inoltre di 3 indici diversi:

  • NIC (indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività), che tiene conto dei consumi di tutte le famiglie italiane
  • IAPC (l’indice armonizzato dei prezzi al consumo), già citato in precedenza
  • FOI (indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati) con il quale si considerano i consumi dei nuclei al cui interno sono presenti dei lavoratori dipendenti.
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A Gennaio 2023 l’inflazione in Italia si è fermata al 10%, un livello decisamente alto che, seppur in calo rispetto alla fine del 2022, evidenzia un’economia nazionale che mette a serio rischio i risparmi delle famiglie, infatti a causa dell’inflazione oltre 164 miliardi di euro sono letteralmente spariti dai conti correnti e dai conti di risparmio.

Le statistiche fornite dall’ISTAT hanno infatti rivelato una situazione molto preoccupante soprattutto in alcune zone d’Italia, situate nelle zone del Nord come Bolzano, Trento, Torino e Milano, ma anche città del Centro-Nord, come Bologna, Cesena, Forlì, Piacenza, Ravenna e Verona. La situazione migliora leggermente al Sud, tuttavia la differenza dei prezzi non è così evidente nelle tasche delle famiglie.