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Esenzione bollo legge 104: perché potrebbero rispondervi no

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La Legge 104, che fornisce molte agevolazioni alle persone che vivono con disabilità ed ai loro familiari o accompagnatori, permette anche di ricevere l’esenzione per il bollo auto.

Per riuscire ad ottenere l’esenzione però si ha bisogno di rispettare alcuni requisiti specifici, altrimenti potrebbe capitare che l’Ente rifiuti questa tipologia di richieste, ecco quindi di cosa si ha bisogno per non dover pagare più il bollo.

Come per ogni altra agevolazione fornita dalla Legge 104 è bene ricordare che si definisce cittadino con handicap: “colui che presenta una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

L’handicap, che deve essere valutato e quantificato dai medici dell’ASL, permette di acquistare automobili particolari ad un prezzo più vantaggioso, tuttavia per poter godere anche dell’esenzione del bollo bisogna ricordare che l’auto debba essere utilizzata prevalentemente per il trasporto del disabile.

Per poter fare domanda all’INPS infatti sarà necessario che l’auto sia intestata direttamente al beneficiario della Legge 104 o ad un suo familiare, il quale ha fiscalmente a carico il disabile. Se l’auto risulta intestata al disabile non esistono limiti di reddito, quindi il bollo non deve essere pagato, nel caso in cui invece l’auto sia intestata ad un familiare si potrà godere dell’agevolazione solo nel caso in cui il reddito sia inferiore a 2.2840,51 euro.

Come ottenere l’esenzione del bollo auto con la Legge 104

La tipologia del veicolo potrebbe essere un altro motivo di rifiuto da parte dell’Ente, infatti si può inviare la domanda solo nel caso in cui si sia in possesso di:

  • autoveicoli per trasporto promiscuo, per trasporto specifico (come motocarrozzette)
  •  motoveicoli per trasporti specifici e per trasporto promiscuo
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La domanda per l’esenzione inoltre verrà accolta solo nel caso in cui il beneficiario abbia alcune tipologie di invalidità regolarmente certificate dai medici dell’ASL, ovvero:

• Disabilità legata a capacità motorie impedite (o comunque ridotte)
• Handicap (come pluriamputazioni) che comporti limitazioni gravi nella capacità di deambulazione
• Problemi alla vista che compromettono ambedue gli occhi (cecità totale o minorazioni visive con un residuo perimetrico binoculare non superiore al 30%)
• Sordità apparsa prima dell’apprendimento del linguaggio orale (sordità perlinguale) o alla nascita (sordomutismo)
• Minorazioni sia fisiche che psichiche la cui natura ha determinato il riconoscimento, da parte degli Enti competenti) dell’indennità di accompagnamento.

Se si soddisfano tutti i requisiti si potrà inoltrare la domanda all’ACI, alle Regioni o all’Agenzia delle Entrate, fornendo inoltre i documenti necessari, tra cui il modulo compilato o il documento di identità.