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Non hai pagato il bollo auto? Ecco cosa rischi e come puoi evitare il versamento

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Il Bollo auto è, senza dubbio, tra le tasse più odiate dagli italiani, ma cosa si rischia per il mancato pagamento e come si può evitare il versamento.

Il bollo auto è una tassa che non ha una scadenza univoca per tutti. Infatti, la data in cui deve essere corrisposta la tassa regionale per il possesso di veicoli a motore, viene calcolata in base al mese di immatricolazione.

Per intenderci, nel caso di una macchina immatricolata a marzo 2022, il bollo auto deve essere pagato entro la fine del mese successivo, quindi entro il 30 aprile. Per un veicolo immatricolato ad aprile, il termine ultimo per il versamento della tassa di circolazione è il 31 maggio e così via.

Proprio come per tutte le altre tasse, il mancato versamento del bollo auto, entro i termini stabiliti, può comportare conseguenze piuttosto gravi. Infatti, le somme dovute saranno maggiorate con sanzioni ed interessi, sempre più alti con il passare del tempo.

Bollo auto: cosa rischi se non lo paghi

Come abbiamo anticipato, il bollo auto deve essere pagato entro il mese successivo al mese di immatricolazione del mezzo. Qualora non dovesse essere rispettato il termine ultimo, la tassa subirà un rialzo dovuto a sanzioni ed interessi applicati che, aumentano con il passare del tempo. Le sanzioni e gli interessi scattano già a partire dal primo giorno di ritardo del versamento.

La sanzione prevista è pari allo 0,1% della cifra dovuta per ogni giorno di ritardo, fino al 14° giorno. Superato il 14° giorno, ma restando entro i trenta giorni, la sanzione prevista è pari all’1,5%. La sanzione applicata sale all’1,67% arrivando a 90 giorni e, poi, al 3,75% per un ritardo compreso tra i 90 giorni e i dodici mesi. Si passa ad una sanzione pari al 4,286% dell’importo della tassa se si rimane entro il secondo anno di scadenza. Superati i due anni di ritardo, al contribuente non sarà più concessa la possibilità di procedere con il ravvedimento operoso, in più, è prevista una sanzione ordinaria del 30% della tassa dovuta. Da prassi, chi non provvede per tempo al pagamento della tassa di circolazione, viene raggiunto da una cartella esattoriale. Qualora il contribuente dovesse ignorare la notifica di pagamento, è previsto il fermo dell’auto o il pignoramento dei beni.

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Ad ogni modo, per i bolli non pagati da diversi anni, potrebbe esserci la possibilità di stralcio. La rottamazione quater, introdotta dal Governo Meloni, potrebbe rappresentare una vera ancora di salvezza per alcuni automobilisti in debito con il Fisco. Tuttavia, essendo una tassa di competenza locale, è consigliabile informarsi presso la propria Regione di residenza.