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Ansiolitici: quali sono i più usati dagli italiani, e perché

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In Italia molte persone soffrono di crisi depressive e di disturbi correlati all’ansia.

Di conseguenza, i farmaci ansiolitici sono largamente utilizzati da tutta la popolazione mondiale, nonostante ci sia il bisogno di ricorrere a questi medicinali soltanto come ultima ratio.

I metodi migliori per superare le crisi depressive e l’ansia, infatti, sono quelli che non fanno affidamento a cure farmacologiche come ad esempio la terapia cognitivo comportamentale e lo studio dell’intelligenza emotiva.

In questo articolo vedremo cosa sono le benzodiazepine e soprattutto come mai è difficile smettere di prenderle. Per questo motivo bisognerebbe ricorrervi con molta attenzione.

Benzodiazepine: effetti e controindicazioni

In Italia si fa largo uso di benzodiazepine, e i farmaci da banco più famosi che ne contengono sono: Lexotan, Xanax, Valium e Ansiolin. Altri farmaci, sempre derivati dalle benzodiazepine, sono Roipnol, Felison, e Dalmadorm.

Tra tutti gli psicofarmaci, gli ansiolitici sono quelli più prescritti in assoluto. La motivazione di questo risiede nel fatto che essi hanno un effetto terapeutico molto rapido, e non hanno effetti collaterali eccessivi. Tuttavia, se si fa largo uso di questi medicinali si può avere assuefazione.

Assuefazione da benzodiazepine e sospensione del trattamento

L’assuefazione consiste nell’abitudine al farmaco che, se preso regolarmente e a dosi sempre maggiori, non fa più effetto. Per tornare a funzionare, c’è bisogno di ottenere una dose sempre più alta perché riprenda a fare effetto.

Se poi il soggetto in cura dovesse smettere di prendere le benzodiazepine tutto a un tratto, potrebbe soffrire di crisi d’astinenza. Dunque, se si smette di botto di assumere tali farmaci, ci si potrebbe sentire ancor peggio rispetto a quando è iniziato il trattamento.

L’effetto delle benzodiazepine assunte in maniera protratta nel tempo è del tutto simile ad una dipendenza da sostanze stupefacenti.

Ed è per questi motivi che la sospensione della terapia con le benzodiazepine deve essere dosata nel tempo. Se non si procede alla sospensione in maniera graduale, infatti, potrebbero sorgere tutti i problemi precedentemente indicati.

Cosa fare se insorgono effetti indesiderati

L’unico caso in cui è possibile smettere subito è quello che deriva dall’insorgenza di effetti collaterali. Gli effetti collaterali si manifestano generalmente subito, per questo non succede quasi mai che una persona debba interrompere gradualmente le benzodiazepine dopo aver subito effetti collaterali.

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In particolare, gli effetti indesiderati delle benzodiazepine sono: sudorazione, palpitazioni, cefalea, tremori, irritabilità, insonnia, nausea. Altri sintomi tipici da crisi da astinenza da benzodiazepine, invece, sono dolori muscolari, vomito, intolleranza ai suoni e alla luce.

Più rare sono le convulsioni ed altri disturbi quali la tristezza, le allucinazioni, l’eccitazione e il delirio. Da ultimo, potrebbe insorgere anche una difficoltà di formulare pensieri compiuti o di esprimere le proprie emozioni a parole.