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Taxi, perché quando ci carica ha già il tassametro attivo: come funziona

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Il tassametro è stato inventato nel lontano 1891, e nel tempo è stato molto utile per applicare una tariffa equa ad ogni corsa.

Quando saliamo su un taxi, però, dobbiamo considerare il fatto che paghiamo già una tariffa minima, insieme ad altri fattori che variano di città in città.

Vediamo quindi come funziona il tassametro in ogni taxi e qual è l’importo minimo che ci tocca pagare per ogni corsa, sempre.

Tassametro taxi: come funziona

Il tassametro serve per determinare l’importo della corsa, in base alla sua durata, velocità e tempo di attesa. In genere, il costo della corsa varia di comune in comune, in ogni caso sono presenti alcuni parametri uguali per tutti i tassametri d’Italia. Essi sono:

  • Il costo base: Ogni corsa ha un importo minimo. La tariffa base è diversa a seconda del momento della giornata, e i momenti in cui essa varia sono la notte e il giorno. Inoltre, il costo base varia anche a seconda che ci si trovi in un giorno festivo o feriale.
  • Al costo base si aggiungono degli “Scatti”. Gli scatti possono essere temporali, in base al tempo, e di distanza. Questi due scatti confluiscono nello scatto di tariffa, che aumenta in concreto il valore del tassametro in base allo scatto temporale, di distanza oppure di tutti e due.
  • Da ultimo, abbiamo i costi extra. Gli extra sono dei valori estranei a quelli precedenti, che riguardano servizi accessori, come ad esempio il trasporto di valigie nel bagagliaio.

I costo minimo del taxi: quanto paghiamo in ogni città

Se i costi che abbiamo appena visto sono tutti variabili, il costo minimo rimane fisso, a seconda del comune in cui ci si trova. Il prezzo del taxi, infatti, viene determinato a monte dal comune, risultando in questo modo equo e uguale, garantendo l’omogeneità del pagamento a prescindere dal tassista.

Il costo fisso va dai 2 ai 3 euro per ogni corsa, quello legato alla percorrenza, invece, varia a seconda del comune. In Italia, il costo di un taxi oscilla da 0.70 centesimi al chilometro a più di 1,15 euro.

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Questo rilievo è stato effettuato  dalla banca Svizzera Ubs, dove hanno rilevato che percorrere 5 km in taxi a Milano costano intorno ai 15 euro, mentre Roma si spende qualche euro in meno. Nella Capitale, percorrere 5 km costa 13 euro.

Nel resto dell’Europa si spende ancora meno, dato che le principali capitali europee, come Bruxelles, Madrid e Parigi, hanno tariffe di 11 euro circa per 5 km. Ad Amsterdam e Londra, però, si spende di più. Nei paesi bassi e in Inghilterra, infatti, si arriva a spendere fino a 17 euro per 5 km.