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Bonifici, mentre li fai qualcuno li controlla: attenzione

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Quando avviene un pagamento con un mezzo tracciabile, il fisco può controllare tutti i dettagli della transazione.

Per l’Agenzia delle Entrate, infatti, è possibile verificare tutte le transazioni bancarie, anche a distanza di molto tempo da quando il pagamento è stato effettuato. In ogni caso, tra soggetto che paga e soggetto che riceve il pagamento, uno dei due è più controllato dell’altro.

Se il fisco nota delle incongruenze, poi, potrebbe persino richiedere una verifica sul bonifico ai fini fiscali. Ma scopriamo tutti i dettagli del procedimento di controllo sui bonifici e su tutte le transazioni bancarie effettuato dall’Agenzia delle Entrate.

Controllo sui bonifici: ecco come avviene

Il genere, tra chi effettua la transazione e chi riceve il denaro, il primo non deve avere grosse preoccupazioni. Chi invia i soldi, infatti, non corre il rischio che gli venga fatto un controllo del fisco, anche perché, in genere, un pagamento non provoca un incremento del proprio patrimonio tassabile.

Se invece si riceve un bonifico, la somma ricevuta può essere soggetta a imposizione fiscale. Solo alcune transazioni non sono tassabili, e tra queste distinguiamo:

  • Somme ricevute a titolo di risarcimento del danno;
  • Donazioni di modico valore.

Ad ogni modo, se dovesse esserci un controllo fiscale, l’onere di provare che la somma è stata corrisposta a titolo di donazione o risarcimento spetterà a chi ne ha ricevuto l’importo corrispondente.

Controlli del fisco sui bonifici: come avvengono

Il procedimento di controllo dell’Agenzia delle entrate è del tutto automatizzato e può riguardare:

  • Prelievi;
  • Versamenti;
  • Estratti conto;
  • Bonifici.

Per i controlli nelle cassette di sicurezza detenute in un istituto di credito, invece, l’autorità può accedervi soltanto se si stanno svolgendo delle indagini per alcuni reati specifici.

Le informazioni relative ai propri depositi bancari, invece, sono contenute nel “Registro dei Rapporti Finanziari”. Questo registro, che viene anche chiamato “Anagrafe dei Conti correnti”, raccoglie tutte le comunicazioni che le banche effettuano ogni volta che avviene un bonifico o altra operazione di pagamento tracciabile.

Giustificazione dei pagamenti: quando può non avvenire

Il controllo sui conti correnti avviene soltanto se il versamento viene effettuato tramite bonifico bancario e versamenti in contante, anche secondo la normativa antiriciclaggio in materia.

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Se invece un privato cittadino effettua un bonifico, oppure un prelievo in contanti, il fisco non controllerà l ‘operazione bancaria. Soltanto alcuni soggetti sono invece controllati persino quando prelevano il proprio denaro in banca.

Questo avviene se si è imprenditori. È proprio in questo caso, infatti, che i professionisti devono dare una giustificazione al prelievo contante, con un controllo più stringente dei privati per fini fiscali.