Home » Niente più musica su Facebook e Instagram, addio ai brani più belli: perché il materiale verrà cancellato

Niente più musica su Facebook e Instagram, addio ai brani più belli: perché il materiale verrà cancellato

accordo meta siae diritti d'autore
solofinanza.it

Milioni di contenuti tra storie, video e reel  saranno presto eliminati o silenziati a causa di un mancato accordo tra Meta e la Siae sui compensi e sui diritti di autore degli artisti.

La drastica decisione dovrebbe essere valida a partire dal 18 Marzo e in mancanza di un compromesso tale provvedimento potrebbe essere addirittura permanente. L’evento, unico nel suo genere in Europa, potrebbe causare danni enormi a migliaia di professionisti del settore.

Che i rapporti tra Meta e l’Italia non siano particolarmente pacifici era già noto da tempo, la situazione però è diventata ancora più critica dopo che il Governo italiano ha accusato la società proprietaria di WhatsApp, Facebook ed Instagram di aver evaso un totale di circa 870milioni di euro, importo calcolato sull’iscrizione degli utenti alle piattaforme, che a livello legale è equiparabile ad uno scambio di servizi.

In questa occasione però non è l’IVA a mettere Meta sulla difensiva, infatti l’argomento centrale della discussione è la poca trasparenza denunciata dalla Siae in merito ai guadagni ricavati dall’uso delle colonne sonore coperte da copyright. Meta dal canto suo ha rifiutato l’invito a mostrare i reali guadagni, optando per una via più drastica.

Tale vicenda ha dell’incredibile soprattutto se si considera che l’Italia è l’unica nazione europea a non aver trovato un accordo con Meta, i cui rappresentanti hanno annunciato il mancato accordo dichiarando che: “La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale.”

Meta cancella la musica sui social, ecco la risposta della Siae

“La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio Siae dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. (…) Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati.”

siae accordo mancato
freepik

Che la Società Italiana Autori ed Editori stia operando in buona fede lo si potrebbe capire anche dal resto del comunicato, in cui viene fatto notare che la società stia aspettando un compromesso ormai dal 1° Gennaio 2023, data nel quale è scaduta la licenza da parte di Meta.

La Siae è stata più volte posta davanti ad accordi unilaterali che non proteggevano in alcun modo gli artisti italiani, ecco perché la società: “non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana”.