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Passaggio di proprietà veicoli: cosa fare e quali sono i costi da sostenere

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Cosa bisogna sapere in merito al passaggio di proprietà di una vettura. Ecco quali sono le spese che si devono affrontare e quali sono le procedure da seguire

Quando si vende o si acquista un veicolo è importante c’è un prassi obbligatoria a cui adempiere, ovvero il passaggio di proprietà. Come si evince dal nome si tratta di quell’adempimento attraverso cui un mezzo di trasporto cambia proprietà al pubblico registro automobilistico, cioè al PRA.

Un procedimento importante anche per quanto concerne la tassazione, cioè dal punto di vista del bollo auto. Lo si può fare in autonomia tramite PRA o Motorizzazione o avvalendosi di agenzie di pratiche automobilistiche dislocate sul territorio nazionale, a patto che siano riconosciute a livello legale.

Passaggio di proprietà veicoli: tutti i costi che bisogna affrontare

Il tutto può dirsi concluso nel momento in cui negli uffici competenti in materia arriva tutta la certificazione relativa al cambio di proprietà di un’automobile o di uno scooter. Ma cosa bisogna fare per effettuare il passaggio di proprietà a norma di legge? E soprattutto quanto costa complessivamente?

Esistono delle voci fisse che in genere sono l’imposta di bollo, l’emolumento Aci e i diritti di Motorizzazione civile. È invece variabile l’imposta provinciale di trascrizione, la cosiddetta IPT. Varia da provincia a provincia ed è influenzata anche dalla potenza (cavalli e kilowatt) del veicolo.

Se si agisce senza l’ausilio di un’agenzia si può risparmiare, ma bisogna seguire attentamente la pratica. Si inizia con la firma autenticata dell’atto di vendita da parte del venditore dinanzi ad un ufficiale autorizzato (ad esempio l’Ufficio anagrafe del Comune). Entro 60 giorni da questo atto si fa la richiesta di rilascio del Documento unico di circolazione da effettuare presso lo sportello telematico dell’automobilista dell’Aci o della Motorizzazione Civile.

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Va allegato inoltre il modello TT2119 che sancisce il passaggio di proprietà (deve essere compilato e firmato dall’acquirente). Ma non è tutto. Sono necessari anche il libretto di circolazione, il CDP se ancora esistente, le copie della tessera sanitaria e un documento di riconoscimento di acquirente e venditore.

Andando nel dettaglio dei costi serve una marca da bollo da 16 euro, una prima imposta di bollo da 32 euro, una seconda imposta di bollo da 16 euro per il rilascio del documento unico, gli emolumenti per la delegazione ACI che ammontano a 27 euro e i diritti per la Motorizzazione Civile del valore di 10,20 euro. L’IPT che varia a seconda della provincia parte da 150,81 euro fissi e da 3,51 euro in più per ogni Kw oltre i 53. In alcune province la base però è di 4,56 euro. Una differenza che rende il tutto decisamente più costoso.