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Legge 104, c’è chi ti controlla ma forse non lo sai

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Non tutti lo sanno, ma ci sono controlli anche in merito alle agevolazione previste per i soggetti disabili. Chi controlla i beneficiari di Legge 104 e come funzionano.

La normativa italiana sancisce a livello costituzionale l’importanza dell’uomo come individuo sociale. Ecco quanto si legge all’articolo 3 della nostra Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”. In altre parole, al fine di realizzare l’uguaglianza, la legge aiuta e sostiene gli individui portatori di minorazioni. Nello specifico, a dettare i principi generali relativi a “diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata” c’è la Legge 104.

Quando si parla di legge 104 si fa riferimento alla legge quadro risalente al febbraio 1992, introdotta con lo scopo di assicurare adeguato sostegno, sia all’individuo disabile, sia ai familiari che in molti casi sono chiamati a prendersi cura di loro. Grazie alla legge sulla disabilità, i beneficiari possono usufruire di una serie di agevolazioni, così come i familiari che prestano assistenza al soggetto disabile hanno diritto a permessi sul lavoro, a patto che, siano sfruttati appositamente per l’assistenza.

In caso contrario, si rischia davvero grosso. Infatti, anche se sono in pochi a saperlo, c’è la possibilità che vengano effettuati dei controlli su chi usufruisce dei permessi 104. Di seguito tutti i dettagli.

Legge 104, chi controlla i permessi e come funzionano?

Abbiamo visto che la Legge 104 prevede la possibilità, per i familiari di un soggetto di disabile, di usufruire di permessi sul lavoro. Questo a patto che, i permessi 104 siano sfruttati esclusivamente per prestare assistenza al familiare portatore di handicap grave. In caso contrario, si potrebbe incappare in gravi rischi. Questo principalmente perché, un titolare di Legge 104 può essere controllato nell’utilizzo dell’agevolazione e il possibile abuso dei permessi 104 è un vero e proprio reato.

Quando si parla di abuso dei permessi 104 si fa riferimento ad un utilizzo estraneo che si fa dell’agevolazione rispetto a quello per cui è stata concessa, ovvero, prestare assistenza al proprio familiare disabile grave. Ebbene, non tutti lo sanno, ma in caso di sospetto di cattivo utilizzo dell’agevolazione, sia il datore di lavoro che l’Inps, possono attivare dei controlli.

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Qualora l’agevolazione prevista dalla Legge 104 non sia sfruttata nelle modalità previste dal legislatore, il datore di lavoro può procedere al processo di licenziamento oltre che sporgere denuncia ai Carabinieri che farebbe scattare un procedimento penale. Per quanto riguarda l’INPS, invece, può procedere ad una segnalazione alla Procura della Repubblica, che porterà avanti le indagini. Pertanto, al fine di non incappare in situazioni piuttosto sgradevoli, meglio informarsi bene su cosa è possibile fare e non fare durante i permessi 104.