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Fenomeno del Catcalling, che cos’è e perché è importante saperlo

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Il fenomeno del cat – calling è sempre più in espansione, ma cosa significa e perché è così importante saperlo? Scopriamolo di seguito.

Di recente, si sente spesso parlare del fenomeno “catcalling”, ovvero, apprezzamenti e complimenti con toni poco lusinghieri rivolti alle donne che camminano per strada. In altre parole, viene identificato come catcalling, quella condotta attraverso la quale gli uomini cercano di attirare l’attenzione con commenti indesiderati, gesti, fischi, avance in pubblico o in mezzi di trasporto. Infatti, in inglese con l’espressione catcalling (tradotto letteralmente “chiamare il gatto) ci si riferisce al verso con cui si richiama l’attenzione del gatto.

Insomma, il catcalling può essere paragonato in tutto e per tutto al fenomeno del bullismo, dove una donna viene resa bersaglio di commenti poco rispettosi, una vera e propria violenza verbale, inquadrabile nella fattispecie penale della molestia. Del resto, subire questo tipo di violenze potrebbe comportare diverse conseguenze come traumi psicologici, ansia, fino ad una modifica delle proprie abitudini di vita, come ad esempio, smettere di praticare sport all’aperto o cambiare il percorso per rientrare presso la propria abitazione o evitare gli spostamenti con i mezzi di trasporto.

A questo punto sorge spontaneo chiedersi “il catcalling è reato?”. Scopriamolo nelle prossime righe.

Il catcalling costituisce reato?

Ad oggi, il fenomeno del catcalling non è disciplinato da una norma ad hoc. In attesa dell’intervento da parte del legislatore penale, la condotta può essere inquadrata e ricondotta all’interno dell’articolo 660 del codice penale “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a ero 516”.

Insomma, anche se non si tratta di un’apposita norma incriminatrice, sembrerebbero ricorrere tutti gli elementi riconducibili al cat-calling. Ovvero, il luogo in cui viene commesso il fatto, la motivazione che induce all’azione e il disturbo arrecato alla “preda” o la molestia.

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Tuttavia, questo tipo di condotta viene ricondotta al reato di molestie o disturbo alle persone solo quando questa turba l’ordine pubblico. In altre parole, qualora una donna dovesse essere raggiunta da apprezzamenti volgari mentre passeggia per strada, senza che nessun altro intorno sia in grado di percepire l’offesa, il catcalling non costituisce reato, visto che nessun turbamento deriva all’ordine pubblico. Una situazione un po’ controversa, che resta in attesa di una apposita norma che la disciplini, considerato che al di là del turbamento dell’ordine pubblico, c’è da considerare il turbamento psichico subito da troppe donne.