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Sai quanto guadagna un parlamentare in Italia? E non chiamatelo stipendio

Stipendio Parlamentare
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Lo stipendio dei parlamentari è un argomento capace di catalizzare l’attenzione dell’intero popolo italiano. Ma quanto guadagnano realmente i nostri rappresentanti in Parlamento? 

Conoscere i guadagni dei parlamentari suscita sempre notevole curiosità da parte dei cittadini del Bel Paese. Spesso lo si vuole sapere per rimproverarli del loro operato a fronte delle presunte cifre cospicue che mensilmente si portano a casa.

A prescindere dalle opinioni personali è innegabile che i salari di deputati e senatori siano abbastanza al di sopra della media italiana. Negli ultimi anni diversi partiti politici hanno deciso di portare avanti il progetto di ridimensionamento degli emolumenti riconosciuti ai parlamentari. Ad onor del vero però l’iniziativa non ha avuto chissà quale riscontro.

Stipendio parlamentari: qual è il loro salario considerando anche diaria e rimborsi

Prima di addentrarci in questa complicata materia è bene specificare che quello dei nostri rappresentanti in Parlamento non è un vero e proprio stipendio visto che svolgono una funzione pubblica temporanea. Inoltre non sono dipendenti dello Stato ma suoi funzionari, ragion per cui è più corretto parlare di indennità relativa alla carica più che di stipendio.

A questa somma vengono poi sommati una serie di rimborsi che fanno lievitare ancor di più la cifra finale. Partendo dalla base il compenso mensile di base è di 12.500 euro netti che sono circa 18.000 lordi. Di questi sono circa 5.000 euro quelli che spettano a titolo di indennità. E gli altri 7.000 euro cosa sono? Una parte è rappresentata dalla diaria, che non è altro che il rimborso delle spese di soggiorno a Roma riconosciuto a tutti i parlamentari. Ammonta a circa 3.500 euro al mese e da questi vengono decurtati più o meno 200 euro per ogni assenza alla votazioni.

Completano il quadro i rimborsi spese per l’esercizio del mandato che sono poco meno di 3.700 euro per i deputati e poco più di 4.000 euro per i senatori. Questo rimborso viene erogato nella seguente maniera: una parte non superiore alla metà serve per coprire le spese specifiche come quelle inerenti i collaboratori, il rimanente è attribuito in maniera forfettaria.

Parlamento
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Ma non è tutto. Chi ha la fortuna di sedere in Parlamento almeno per un mandato gode di privilegi anche per quanto concerne le spese di trasporto e di viaggio. Nello specifico per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e quelli tra lo scalo di Fiumicino e Montecitorio vengono concessi dei rimborsi trimestrali che oscillano tra i 3.000 e i 4.000 euro a seconda dalle distanze da colmare. I deputati inoltre godono anche di un indennizzo di 1.200 euro annui per le spese telefoniche mentre i senatori percepiscono un forfettario mensile pari a 1.650 euro che incorpora sia spese di viaggio che di telefono.