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Truffa trading online, che dramma: persi i risparmi di una vita in pochi istanti | Può succedere a chiunque

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Il piano diabolico ha portato ai malviventi dei guadagni decisamente cospicui. Ecco in che modo si sono avvalsi del trading online per sfilare denaro alle vittime

Il trading online ha catalizzato l’attenzione di moltissime persone negli ultimi anni. La possibilità di guadagnare senza fare nessun genere di sforzo è piuttosto allettante. Nonostante i possibili risvolti positivi sarebbe però opportuno agire con calma.

Infatti, le probabilità che gli investimenti vadano a buon fine possono essere paragonate un po’ a quelle delle vincite al gioco. Sicuramente c’è qualche possibilità in più, ma al contempo i pericoli sono molteplici e non solo quelli derivanti dall’attività in sé.

Truffa trading online: i dettagli del “raggiro perfetto”

In questo periodo ha fatto notizia la truffa a dir poco clamorosa avvenuta ad un uomo del Trentino, che ha perso oltre 50.000 euro, ovvero i risparmi messi da parte durante tutto il corso della vita. Il modus operandi è piuttosto noto e già piuttosto utilizzati per altri generi di azioni truffaldine.

In pratica un finto broker si era offerto di assistere la malcapitata vittima nell’effettuare degli investimenti molto allettanti. Inizialmente la persona truffata aveva rifiutato, ma in questi casi si “lavora” anche su questi aspetti e si insiste nella giusta maniera. Ha infatti gli ha lasciato il tempo di approfondire la materia e di analizzare la sua carriera, in modo tale da instaurare un rapporto di fiducia.

Le verifiche effettuate dal diretto interessato non hanno però fatto venire alla luce nulla di sospetto. La società in questione infatti aveva sede nel Regno Unito e non era ancora stata oscurata dalla Consob e i nomi dei vertici aziendali sembravano realmente esistenti. Insomma, una sorta di rete perfetta in cui il povero signore del Trentino alla fine è caduto inesorabilmente.

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Un altro aspetto su cui hanno costruito la truffa è stato il continuo precisare che la società avrebbe guadagnato solo sul prelievo e non sugli utili. Dopo i primi versamenti ci sono stati subito dei guadagni di una certa importanza che andavano anche al di sopra dei 1000 euro in pochi giorni.

Un meccanismo che in poco tempo ha portato a degli utili di 40.000 euro per un valore di rendite di circa 150.000 euro. Al momento della dichiarazione dei redditi, ecco l’inganno: i rendimenti e gli utili devono essere tassati dal fisco di riferimento che chiaramente è quello inglese. Il tassello finale è la richiesta di 30.000 euro per poter ritirare i soldi e chiudere l’account. Insomma prima si fa credere di poter arrivare chissà a quali cifre, poi si sparisce nel nulla e diventa poi difficile rintracciare i colpevoli. Diffidare fin dalla prima telefonata è quanto di più produttivo di possa fare.