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Controlla bene la tua Partita iva: stanno arrivando sorprese, e non è detto siano piacevoli

Partita iva
Il regime della partita iva – indagini a tappeto.
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Controlli sulla partita iva: attenzione al vostro regime. Il nuovo anno porta accertamenti

Nel mondo del lavoro sono molti i professionisti che si avvalgono di partita iva. Essa altro non è che un codice numerico assegnato dall’Agenzia delle entrate a chi ne faccia richiesta, al fine di poter operare regolarmente versando le imposte in modo corretto nello svolgimento della propria attività. I detentori di partita iva possono essere imprese, dalle società di capitali alle società di persone, ma anche i singoli individui, i quali possono fondare una ditta individuale oppure esercitare come consulenti.

Richiedere la p. iva è ormai molto semplice se si è abbastanza pratici dei sistemi online messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Anche un singolo cittadino può richiederla per sé o per la sua impresa seguendo la procedura di identificazione online attraverso uno strumento utilissimo che prende il nome di Desktop telematico. Naturalmente per i meno impavidi ci si può sempre rivolgere all’aiuto professionale di un commercialista, che eseguirà la procedura per voi.

L’Agenzia delle entrate svolge da sempre analisi sulle partite iva in circolazione, scovando spesso irregolarità dovute a disattenzioni o anche veri e propri tentativi di truffa. Oggi le cose si evolvono ulteriormente e arrivano nuovi controlli a tappeto. Ma quali sono le novità in materia?

Arriva il presidio preventivo connesso all’attribuzione e all’operatività della p.iva

Il 16 maggio 2023 l’Ade emana il protocollo n. 156803/2023 che dà applicazione a quanto stabilito dalla Legge di bilancio 2023 e ne chiarisce gli aspetti innovativi. Viene introdotto il cosiddetto presidio preventivo connesso all’attribuzione e all’operatività della p. iva, ma cosa vuol dire?

In effetti, mentre fino a poco tempo fa le indagini si concentravano soprattutto sull’individuazione dei soggetti con profili di rischio che operavano in settori intracomunitari, da oggi in poi molte verifiche saranno effettuate anche sulle partite iva di nuovo rilascio o già esistenti che mostrano una qualche criticità. Il provvedimento chiarisce inoltre come avverranno suddetti controlli, in quanto gli uffici operativi dell’Agenzia potranno effettuare:

  • ispezioni e verifiche sul singolo contribuente;
  • inviti di comparizione presso l’Agenzia al fine di fornire dati, documenti e spiegazioni.

Naturalmente la persona che sarà convocata o sulla quale si aprirà un accertamento di verifica verrà informata sulle motivazioni di tale procedimento e riceverà il dettaglio degli elementi critici riscontrati sui quali è chiamato a fare chiarezza. Il soggetto invitato a fornire i chiarimenti del caso dovrà presentare prove documentali che lo “scagionino” dai dubbi sollevati dall’ufficio.

Non va dimenticato che a essere posti sotto la lente di ingrandimento in questa fase non sono le imprese nella loro totalità, ma le singole persone fisiche in qualità di soggetti detentori di p. iva o di legali rappresentanti di una determinata società.

Agenzia delle entrate
L’Agenzia delle entrate scova le p.iva fraudolente.
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Cosa valuterà l’Agenzia delle entrate?

A essere valutati nello specifico saranno i seguenti fattori:

  • il profilo imprenditoriale del singolo individuo e le sue skill professionali, al fine di individuare i cosiddetti prestanome;
  • la solidità patrimoniale dello stesso in merito all’attività di cui si occupa;
  • l’adempimento degli obblighi fiscali.

Attenzione: non presentarsi a queste richieste di comparizione comporta multe che ammontano a 3.000,00 euro e la chiusura della partita iva.