Home » Società di recupero crediti, ecco le bugie più utilizzate per costringerti a pagare | Non farti spaventare

Società di recupero crediti, ecco le bugie più utilizzate per costringerti a pagare | Non farti spaventare

spavento
freepik

Capita spesso che le società di recupero crediti utilizzino stratagemmi per convincere i debitori a regolarizzare la propria posizione. Ecco quali sono le bugie più frequenti.

Premesso che, l’attività delle società di recupero crediti è legittima e che sono tantissime quelle che si comportano correttamente, non sono rari i casi in cui operatore di recupero crediti, pur di guadagnare le provvigioni previste su ogni singolo caso, tormentino i debitori utilizzando bugie ed escamotage, al fine di spaventarli e convincerli a pagare.

Considerato che, talvolta, si tratta di vere e proprie minacce al limite del lecito, potrebbe essere utile imparare a riconoscere questi espedienti e smascherarli.

Ecco gli stratagemmi più utilizzati, per convincerti a pagare!

Recupero crediti: quali sono le bugie più frequenti per convincerti a pagare

Come molti sanno, gli operatori del recupero crediti guadagnano nel momento in cui il debitore regolarizza la propria posizione. Pertanto, sebbene, molte società di recupero crediti si comportino correttamente, non sono rari i casi in cui, allo scopo di convincere i debitori insolventi a pagare, vengono utilizzati stratagemmi al limite della legalità.

Spesso il debitore si sente dire che “rischia il carcere”. Niente di più fasullo, considerato che non pagare i propri debiti è un reato di natura civile e non penale. Altra colossale bugia è l’invio di decreti ingiuntivi o dell’esattore per la confisca dei beni. Si tratta di comportamenti assolutamente illegittimi, al limite della legalità. Per cui, in questo caso, non solo non bisogna farsi prendere dal panico, ma sarebbe opportuno segnalare questi comportamenti al Garante della privacy. Specifichiamo che solo l’ufficiale giudiziario può procedere con la confisca dei beni a seguito di pignoramento, ma i tempi sono davvero molto lunghi e non è un procedimento che può fare direttamente una società di recupero crediti.

banconote
freepik

Un altro escamotage al quale è opportuno prestare attenzione, è la proposta del saldo e stralcio. Spesso i debitori insolventi si sentono dire “Ci bonifichi questa cifra e chiudiamo tutto a saldo e stralcio”. Ebbene, in questo caso anche se potrebbe sembrare una proposta allettante per regolarizzare la propria posizione pagando una cifra inferiore a quella spettante, è meglio essere prudenti perché potrebbe trattarsi di un raggiro. A tal proposito, è consigliato chiedere sempre un documento scritto o affidarsi all’assistenza di un professionista specializzato. Ad ogni modo, potrebbe verificarsi l’ipotesi del pignoramento dello stipendio o della pensione, tuttavia, le tempistiche vanno da alcuni mesi fino ad arrivare ad alcuni anni, in base al tribunale e ai tempi di avvio della pratica da parte del creditore.