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Truffe telefoniche: cosa sono le Wangiri e cosa fare per difendersi da questi attacchi

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Le truffe telefoniche come le Wangiri o Pinball sono dei fenomeni sempre più diffusi e pericolosi. Andiamo a scoprire come funzionano nello specifico 

Le truffe telefoniche sono purtroppo sempre all’ordine del giorno e per poterle eludere è necessario conoscerle. Infatti solo avendo contezza di ciò che si va ad affrontare ci si può munire delle giuste armi per sconfiggere il losco nemico.

A tal proposito è bene andare a conoscere le Wangiri note anche come Pingall. Capire il loro funzionamento può essere determinante per potersi difendere da questi attacchi. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Truffe telefoniche: cosa fare per evitare di cadere nella trappola

Capita con una certa frequenza di ricevere delle telefonate da numeri sconosciuti generalmente esteri. Guardando il prefisso si potrà capire la provenienza. Ad esempio il +44 è il prefisso del Regno Unito, mentre + 215 è quello della Tunisia. I moderni telefoni comunque riportano anche il paese quindi anche se non si conosce quel particolare codice si può capire immediatamente da dove ci stanno chiamando.

Gli scenari che si prospettano possono essere differenti. Alle volte dall’altra parte non si proferisce nemmeno parola e si chiude subito la chiamata. Oppure c’è chi si cimenta subito in proposte commerciali per poi interrompere la conversazione all’improvviso. Un soggetto poco avvezzo a queste squallide pratiche solitamente richiama il numero da cui è stato contattato.

Nulla di più sbagliato. Si tratta proprio del momento in cui si rischia di cadere nella trappola dei malviventi. La telefonata di ritorno infatti può consentire a chi c’è dall’altro lato di prosciugare il credito telefonico. Nei casi più gravi può anche riuscire a sottrarre il credito del conto delle vittime, che chiaramente sono ignare di tutto ciò. Può essere il caso di chi ha il conto collegato alla Sim.

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Dunque di fatto le Wangiri si concretizzano così. Solitamente i truffatori provano a tenere più tempo possibile la vittima al telefono facendo partire delle musichette di attesa. Ancora più subdolo è il vishing con cui i criminali rivolgono delle domande al soggetto che prevedono come risposto un secco “si” o “no”.

In queste circostanze potrebbe partire uno specifico montaggio e la risposta affermativa potrebbe diventare una finta conferma per l’iscrizione a dei servizi che l’utente altrimenti non avrebbe mai attivato. Quindi, nel momento in cui si ricevono chiamate da numeri sospetti con prefissi stranieri è sempre meglio non richiamare. Se poi ci si vuole tutelare ancor di più non resta che iscriversi al registro pubblico delle opposizioni.