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Reddito di Cittadinanza, chi continua a percepirlo dopo le 7 mensilità? Arrivano i chiarimenti INPS

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Nei giorni scorsi, l’INPS ha fornito nuovi chiarimenti in merito al reddito di cittadinanza e chi continuerà a beneficiare della prestazione anche dopo le 7 mensilità.

Come ormai noto, a seguito del Decreto Lavoro e l’introduzione di due nuove misure di sostegno al reddito, il Reddito di Cittadinanza ha i giorni contati. C’è chi, però, ha dovuto dire addio al sussidio già dallo scorso mese di luglio. Parliamo dei nuclei che non hanno più i requisiti previsti dal decreto lavoro e, dunque, per continuare ad avvalersi della misura oltre le 7 mensilità previste.

Attraverso il messaggio INPS numero 3510 del 6 ottobre 2023, l’istituto ha fornito ulteriori chiarimenti per i cittadini che possono continuare a percepire gli importi, oltre le sette mensilità previste dagli ultimi aggiornamenti normativi. In particolare, l’INPS ha fornito le istruzioni sui passaggi da seguire e sulla documentazione da trasmettere.

Qualora i requisiti necessari siano stati maturati successivamente al primo mese di sospensione, bisognerà presentare una nuova domanda.

Chi continua a percepire il Reddito di Cittadinanza oltre le 7 mensilità

La platea di beneficiari di Reddito di Cittadinanza è stata significativamente ridotta a partire dallo scorso luglio. Il sostegno economico è stato definitivamente sospeso per chi non è in possesso dei requisiti per continuare a fruire della misura. La causale della sospensione è indicata in procedura con la seguente motivazione “domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”. Invece, ai sensi dell’articolo 1, comma 314, della Legge di Bilancio 2023, e dell’articolo 13, comma 5, del decreto – legge n. 48/2023, non diranno addio (almeno per ora) al reddito di cittadinanza, le famiglie che hanno almeno un componente disabile, minore, over 60, percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro, come comunicati all’INPS tramite la piattaforma GePI entro il 31 ottobre 2023.

Proprio a tal proposito, l’INPS ha fornito le indicazioni da seguire per chi ha maturato i requisiti in un periodo successivo alla sospensione. In questo caso, il messaggio specifica che è necessario presentare una nuova domanda e le modalità caso per caso. Proprio come sottolinea l’Istituto Previdenziale: “La nuova domanda non verrà bloccata dalla domanda sospesa per la casuale sopra riportata (“domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”) e l’erogazione della misura decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda”.

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In ogni caso, nel 2024 ci sarà l’abolizione del reddito di cittadinanza per tutti i beneficiari, sostituito dalle due nuove misure: Supporto per Formazione e Lavoro e Assegno di Inclusione.