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Fumetti italiani, quali sono quelli che ogni collezionista vorrebbe avere: i più rari e costosi

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Quali sono i fumetti italiani più rari e costosi? Ecco la lista di quelli che ogni collezionista e appassionato del genere vorrebbe avere tra gli scaffali.

Il nostro Paese può vantare una delle migliori culture del fumetto al mondo. Per questo motivo, sono numerosissimi i collezionisti e gli appassionati del genere alla continua ricerca dei pezzi più rari e costosi. Ma quali sono i fumetti italiani più rari e costosi?

Prima di scoprirlo, occorre fare una precisazione: i fumetti anche se rari non sono necessariamente costosi. Certo, avere un pezzo difficilmente reperibile in giro è fonte di grande soddisfazione, ma questo non significa che ci consentirà di intascare un bel gruzzoletto. Per avere un valore economico interessante, infatti, è fondamentale che il fumetto, oltre che raro, sia in buono stato di conservazione e sia ambito dai collezionisti e gli appassionati del genere.

Dunque, affinché raggiunga un interessante valore economico, è necessario che il fumetto sia difficilmente reperibile in giro, abbia una significativa domanda di mercato, si presenti in buone condizioni di conservazione. In questo caso, le offerte possono essere davvero da capogiro. Ma ora andiamo al sodo e scopriamo quali sono i fumetti italiani più rari e costosi, cioè, quelli che ogni collezionista vorrebbe avere.

Fumetti italiani: i più rari e costosi

Collezionare comics è una passione che accomuna tante persone, soprattutto, nel nostro Paese dove possiamo vantare una delle migliori culture del fumetto, al mondo. Sono diversi i pezzi rari e costosi, realizzati o distribuiti in Italia: da Topolino a Dylan Dog e altri grandi classici.

Tra i più rari e costosi, ricordiamo l’Audace, pubblicato nel decennio compreso tra il 1934 e il 1944 dall’editore Lotario Vecchi. Attualmente, i primi numeri possono arrivare ad essere pagati fino a 380 euro. Quando si parla di fumetti rari e costosi non si può non menzionare Topolino. Infatti, il formato a libretto del Topolino Giornale lanciato nel 1949 da Mondadori vale quasi 2.500 euro. La carrellata dei comics da collezione più pagati, spicca l’edizione italiana dell’Uomo Ragno. In particolare, i numeri dal 90 al 93 della serie Gigante sono molto richiesti e ben pagati. Si stima un prezzo che oscilla tra i 120 e i 150 euro per pezzo. Un altro celebre comics è Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo. Il numero intitolato “L’alba dei morti viventi” (edizione 1986) è valutato oggi fino a 200 euro. Molto interessanti anche gli esemplari di Tex, in particolar modo quelli della prima serie gigante, che grazie ad una tiratura molto bassa raggiungono quasi 2 mila euro per albo.

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Tra i fumetti italiani più rari e costosi ricordiamo, infine, Diabolik che con l’albo “Il re del terrore” sfiora i 3 mila euro e Zagor che con il numero intitolato “La foresta degli agguati”, attualmente, è valutato oltre mille euro. Insomma, meglio dare un’occhiata tra gli scaffali impolverati, potrebbe esserci un vero e proprio tesoretto nascosto!