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Dormire con i termosifoni accesi può essere disastroso, ma le bollette non c’entrano nulla

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Dormire con i termosifoni accesi non è mai una buona idea e non solo per quanto riguarda le possibili maggiorazioni in bolletta. Ecco per quale altri motivi sarebbe meglio spegnerli

Quando arriva la fase più fredda dell’inverno si tende ad utilizzare i termosifoni in maniera piuttosto marcata. Alcuni addirittura li lasciano accesi anche di notte quando teoricamente si dovrebbe trovare il giusto tepore sotto alle coperte. Secondo l’Huffington Post nel Regno Unito quasi 3 cittadini su 10 (ovvero il 29% del totale della popolazione britannica) attuano la soluzione in questione.

Alla lunga questa abitudine può portare le bollette ad aumentare in maniera più che drastica. Ma non è tutto. Il danno non riguarda infatti solo in consumi, bensì anche altri aspetti, che è bene conoscere ed approfondire con cura.

Spegnere i termosifoni di notte è meglio per la nostra salute: la spiegazione

Tutto si basa sul fatto che dormire con i termosifoni accesi durante la notte fa male al benessere umano. Andando per gradi incide negativamente sulla qualità del sonno e anche sulla pelle e sullo stato di salute generale. Dormire a temperature elevate infatti può essere molto difficile e può provocare spiacevoli e frequenti risvegli notturni con tanto di episodi di eccessivo sudorazione.

D’altronde si pensi all’estate quando in virtù del caldo eccessivo diventa più difficile addormentarsi. Per effetto di ciò sarebbe opportuno che l’ambiente in cui si dorme oscilli tra i 15,6 e i 20 gradi massimo. Tralasciando ciò è importante spegnere i termosifoni prima di mettersi a letto anche per mantenere maggiormente libere le vie respiratorie. Un eccessivo surriscaldamento potrebbe sfavorire questa fondamentale condizione.

A tal proposito può tornare utile un interessante lavoro di ricerca dell’Università di Medicina di Varsavia che ha dimostrato che alcuni metodi di riscaldamento degli ambienti interni possono essere dei fattori scatenanti di rinite allergica e asma. A tutto ciò vanno aggiunti anche i danni per la pelle.

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Il riscaldamento tende a seccarla ed esporla anche di notte al calore può contribuire ancora di più a provocare ciò. Assicurarsi che il riscaldamento non sia attivo durante la notte è un metodo efficace per contenere la secchezza della pelle. Ad affermarlo è stato il dottor Hiba Injibar della Dermasurge Clinic di Londra che ha posto l’accento anche sulla questione economica. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo l’uso dei termosifoni va centellinato oltremodo perché a fine mese potrebbero arrivare delle “sorprese” sempre più difficili da sostenere.