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Caldaie a gas, in arrivo lo stop dall’UE: cosa fare se ne hai una in casa

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Lo stop inerente il divieto di compare caldaie a gas sembra davvero essere vicino. L’Unione Europea stavolta fa sul serio e vuole attuare una svolta green

Era nell’aria, adesso sembra avvicinarsi davvero il momento del divieto di vendita e acquisto delle caldaie a gas. Si tratta infatti di un obiettivo piuttosto concreto che l’Unione Europea sta perseguendo tramite la direttiva Case green. L’accordo sul testo è ormai nella sua fase finale e per questo è bene capire come allinearsi alla diposizione.

Il divieto inizialmente previsto per il 2030 è stato procrastinato al 2040. Dunque c’è tutto il tempo per poter prendere i provvedimenti adeguati ed evitare di utilizzare la caldaia a gas. L’importante è aumentare l’efficienza energetica degli edifici in giro per il vecchio continente e limitare l’uso dei combustibili fossili secondo i vertici dell’UE è sicuramente uno dei viatici principali.

Stop caldaie a gas: quando è previsto e quali sono gli step previsti

Il provvedimento però non riguarderà chi ha già una caldaia a gas in casa ma solo chi deve acquistare un nuovo apparecchio in grado di garantire il riscaldamento nella propria abitazione. Dunque il provvedimento non significa che possederne una è illegale. Di fatto diventerà illegale produrle e rivederle. Il tutto è finalizzato alla transizione verso sistemi alternativi meno inquinanti come quelli a pompa di calore.

Da qui al 2040 chiaramente ci saranno dei passaggi intermedi, ma di base sostituire la caldaia non dovrebbe essere un problema per circa 15 anni. Tra le misure che dovrebbero essere attuate in questa fase intermedia con tutta probabilità ci sarà la cessazione degli incentivi fiscali statali per chi compra e installa sistemi di riscaldamento a gas.

Questa misura è in programma già per il 2025 il che rende l’idea di come si voglia spezzare il meccanismo attuale il prima possibile. Resteranno in auge per le apparecchiature ibride che uniscono caldaia e pompa di calore. Ma non è tutta. La direttiva sulle case green mira inoltre all’installazione massiccia dei pannelli solari.

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Diventerà obbligatoria per tutti gli edifici pubblici e non residenziali che rientrano in una certa misura a meno che non sia infattibile o non conveniente. Passando alle ristrutturazioni delle case non ci sarà più l’obbligo di arrivare ad una determinata classe energetica entro un anno preciso. Ciascuno stato avrà il compito di stabilire un percorso da seguire con tanto di obiettivi intermedi. L’unico grande obiettivo condiviso a livello continentale è arrivare ad una buona percentuale di risparmio energetico entro il 2050.