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Soldi, se fosse meglio tenerli in casa? Facciamo chiarezza

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Da sempre, gli italiani sono un popolo di risparmiatori. Tuttavia, complice la delicata situazione finanziaria, pare che la fiducia dei piccoli risparmiatori negli istituti di credito, venga sempre più a mancare ed in molti scelgono di tenere i propri soldi in casa.

In tempi di crisi economica, non sono pochi i risparmiatori che temono di perdere parte del proprio gruzzoletto in giacenza sul conto e finiscono per tenere i soldi in casa, invece che sul conto bancario o postale. Del resto, tenere i soldi in casa o come si usa dire “sotto la mattonella”, presenta alcuni importanti vantaggi da conoscere. Scopriamo quali sono.

Tenere i soldi in casa: è legale?

L’idea di tenere i soldi in contanti “sotto il materasso”, proprio come facevano i nostri nonni e bisnonni, non è mai passata di moda. Soprattutto in un momento storico ed economico terribile per tutti. Tuttavia, molti si domandano se tenere i propri risparmi in casa sia legale. Ebbene, partiamo col dire che conservare una somma di denaro in casa è legale.

Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, infatti, non è vietato tenere soldi in contanti in casa. In più, non sono previsti limiti alla quantità di soldi in contanti che si possono tenere in casa. Ma quali sono i vantaggi di tenere grosse somme di denaro in contanti nella propria casa, anziché affidarsi ad un istituto di credito, come la banca o l’ufficio postale?

Soldi in casa, è una soluzione vantaggiosa?

Conservare i soldi all’interno della propria abitazione, presenta una serie di importanti vantaggi da tenere in considerazione.

Innanzitutto, il risparmiatore sarà l’unico a conoscere la somma di denaro che effettivamente possiede. Quindi, nessuno potrà avanzare pretese di possesso. Inoltre, in caso di debiti, il conto corrente potrebbe subire l’intervento dell’Agenzia delle Entrate e quindi il pignoramento. Viceversa, tenere i soldi in casa non consente la tracciabilità degli stessi.

Un altro buon motivo per conservare il denaro in casa, anziché depositarlo in banca, è che questo non comporta nessun costo. Dunque, tenendo i soldi in casa, si risparmieranno le spese di canone e di gestione che, invece, comporta la sottoscrizione di un contratto bancario.

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In ultimo ma non ultimo, va detto che in caso di crisi economica del Paese, potrebbe essere applicata la cosiddetta tassa patrimoniale. Quindi, anche se in casi del tutto eccezionali, potrebbe essere sottratta una somma importante per questa imposta, che colpisce il patrimonio mobiliare e immobiliare del contribuente, sia esso persona fisica che giuridica.