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Rincari energetici: in Gran Bretagna bollette bruciate, la protesta

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Il caro energia in Gran Bretagna scatena la protesta: bollette bruciate in piazza. Manifestazioni da Londra a Brighton organizzate dagli aderenti al movimento “Don’t Pay UK”.

Anche in Gran Bretagna il rincaro si fa sentire. Proteste contro le compagnie energetiche, i britannici bruciano le bollette, leggiamo i dettagli.

Bollette bruciate e proteste in piazza: la rivolta britannica

Una protesta che arriva dopo che il governo ha innalzato il tetto massimo annuale delle bollette energetiche per una famiglia media da 1.971 sterline a 2.500. Lo scrive il Guardian. Manifestazioni a Birmingham, Bradford, Brighton, Londra e in molte altre città e paesi organizzate dagli aderenti al movimento Don’t Pay UK.
Il movimento ha ricevuto quasi 200.000 adesioni da consumatori che intendono bloccare il pagamento automatico in banca finché il governo non metterà in campo aiuti per le famiglie più povere.
La campagna Enough is Enough, che significa letteralmente basta così, è stata appoggiata dal sindacato dei postali Cwu, che ha organizzato 28 manifestazioni, mentre l’iniziativa Don’t Pay conta oltre 400 gruppi su Whatsapp, in cui si organizza la protesta in 18 città.
Don’t Pay intende promuovere uno sciopero dei pagamenti quando avrà raccolto un milione di adesioni, ma finora ha raggiunto solo il 20% circa di questa cifra.
L’aumento del costo delle bollette arriva in un momento in cui l’economia britannica affronta forti turbolenze del mercato valutario e mentre si annuncia un aumento dei tassi di interesse sui mutui.

Rivolte contro il caro energia, bollette bruciate in molte città britanniche

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Bollette: iniziano le rivolte contro il caro energia. Decine di manifestazioni sono previste oggi in diverse città della Gran Bretagna in cui i manifestanti promettono di bruciare le bollette di gas e luce.

Una protesta, come detto in precedenza, che arriva dopo che il governo ha innalzato il tetto massimo annuale delle bollette energetiche per una famiglia media da 1.971 sterline a 2.500. Lo scrive il Guardian, il famoso giornale Inglese.

«Le persone sono completamente indignate per quanto gravi e immediatamente rilevanti saranno gli effetti sul loro tenore di vita e per quanto siano chiaramente ingiusti», ha affermato Franklin Dawson, 29 anni e membro di Don’t Pay Lewisham.

Dan Manville, 48 anni, ha dichiarato di scendere in piazza per protestare contro «il divario economico che sta crescendo». Ma non è sicuro di bruciare le bollette: nonostante supporti coloro che getteranno il documento nel fuoco, «la mia altra metà è un po’ nauseata dal non pagare la bolletta del gas. Se smetti di pagare… semplicemente non sai cosa succederà».

Più deciso appare Paul Bentick, 65 anni e falegname di Liverpool: «La classe operaia viene messa sempre più alla prova. Quando hanno annunciato il taglio delle tasse, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso».