Cannabis negli snack, i bambini sono in forte pericolo
Un nuovo allarme da parte dall’Istituto Superiore della Sanità mette tutti all’erta riguardo la possibilità di reperire snack con Thc, uno dei principi attivi della cannabis. Questi snack, sia salati che dolci, potrebbero inavvertitamente essere ingeriti dai bambini, causando gravi danni.
Biscotti, merendine, ciambelle ma anche patatine e popcorn, le varianti di questi prodotti sono quasi infinita e gli snack imitano alla perfezione tutti quelli presenti nei supermercati. Gli esperti avvertono i genitori ed i tutori dei bambini, che potrebbero facilmente incappare in questi alimenti, per loro molto pericolosi.
Snack con Thc, perché sono pericolosi
La direttrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, Roberta Pacifici, ha reso nota la faccenda, commentando: “Abbiamo verificato che prodotti del genere sono in vendita su internet, un commercio clandestino che speriamo si limiti al web, ma la nostra preoccupazione è forte perché questi prodotti imitano alla perfezione quelli consumati dai bambini, quindi una ingestione accidentale può essere molto, molto pericolosa per i più piccoli, sia a livello neurotossico che cardiotossico. Di segnalazioni del genere ne abbiamo fatto tante ma è la prima volta che intercettiamo dei prodotti troppo simili a quelli che i bambini utilizzano, dalle caramelle gommose a forma di orsetti, agli anellini di cereali da inzuppare nel latte a colazione, ai biscotti rotondi tipo brownies, per questo abbiamo allertato le autorità sanitarie affinché vigilino, soprattutto per evitare che questi alimenti finiscano in mano a bambini”.
I danni causati dal Thc ai bambini
Il Ris ha inoltre effettuato delle analisi e le ha rese disponibili nel documento intitolato “Allerta di grado 1 – Prodotti alimentari contenenti Thc in vendita su internet – Rischio assunzione inconsapevole”, dove viene segnalato il potenziale pericolo per consumatori ignari, anche bambini, che potrebbero assumere tali alimenti, del tutto identici ad altri legali presenti in commercio.
Il documento con le analisi fornite dai Ris rende noto che il Thc assunto per via orale può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. Possono essere necessarie fino a 2 ore perché gli effetti si manifestino dopo l’ingestione di prodotti commestibili contenenti Thc. Inoltre, durante la digestione, il Thc è soggetto al metabolismo di primo passaggio e viene ampiamente convertito in 11-idrossitetraidrocannabinolo, che penetra la barriera emato-encefalica più rapidamente del Thc, provocando effetti psicoattivi più duraturi rispetto a quanto avviene per inalazione. Una preoccupazione associata ai prodotti commestibili contenenti cannabis è il rischio di esposizione involontaria, in quanto si possono consumare quantità eccessive di Thc.
Tra i sintomi derivati dall’assunzione di Thc vengono menzionati:
- cardiotossicità (es. tachicardia)
- ipotensione e neurotossicità (es. convulsioni, coma)
Queste condizioni sono rischiose soprattutto nei bambini, inoltre, può avere un ruolo importante anche nel determinare manifestazioni psichiatriche, soprattutto in soggetti in età pediatrica/adolescenziale.