3000 euro in busta paga ai dipendenti: la nuova incredibile proposta del Governo Meloni
Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha annunciato il bonus in busta paga che potrà essere fornito direttamente dalle aziende. Il premio, che può raggiungere un massimo di 3mila euro, potrebbe raggiungere i lavoratori dipendenti già entro poche settimane.
Il premio, presente nel dl Aiuti-quater, sarà firmato entro pochi giorni e permetterà alle aziende di prendere parte attiva nel contrasto al caro vita che sta colpendo tutte le famiglie italiane con reddito basso e medio-basso, distribuendo fino a 3mila euro esentasse direttamente in busta paga.
Bonus fino a 3mila euro, a chi spetta
L’obiettivo del governo di Giorgia Meloni, oltre a trovare misure di emergenza per sistemare la situazione economica degli italiani, si concentra anche sul dare la possibilità alle aziende di fornire più bonus e di alzare gli stipendi senza che esse subiscano l’incremento eccessivo delle tasse.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro Federico Freni, molto presto verrà data la possibilità alle imprese di erogare un premio ai dipendenti esente da tassazione fino a 3mila euro. L’obiettivo del sostegno è quello di aiutare le famiglie dei lavoratori a fronteggiare il rincaro del costo della vita.
Non risulta ancora chiaro se questa somma risulterà essere un premio aziendale o se farà parte dei fringe benefit, ovvero tutti quei compensi che non vengono erogati sotto forma di denaro, il cui limite è stato alzato a 600 euro dal Governo Draghi, dando vita al bonus noto come “Bonus Bolletta”.
Necessari aumenti di stipendio nel 2023
L’inflazione ha reso il mercato totalmente fuori dalla portata delle famiglie che, avendo mantenuto il solito stipendio da mesi, non riesce più facilmente a provvedere al pagamento dei prodotti di prima necessità.
Tra gli obiettivi del Governo l’aumento delle retribuzioni ricopre sicuramente un ruolo fondamentale e proprio per questo verranno messe in atto delle strategie già dall’inizio del prossimo anno.
La Meloni ha intenzione di procedere in due modi differenti:
- risulta fondamentale incentivare le aziende ad aumentare gli stipendi anche attraverso l’utilizzo dei fringe benefit e dei premi che dovrebbero quindi risultare esentasse
- il governo dovrà intervenire aumentando il taglio del cuneo fiscale, già introdotto da Draghi per il 2022, portando il 2% ad un obiettivo più alto, così da liberare le aziende dal peso delle tasse, aspetto che molto spesso impedisce ai datori di lavoro di alzare gli stipendi liberamente
I punti da chiarire sono ancora molti e benché le dichiarazioni dei vertici dello Stato siano tutti concordi sulla via da intraprendere, si potranno avere le certezze delle future misure solo alla firma del decreto Aiuti, prevista per il fine settimana.