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La bolletta arriva in ritardo: bisogna pagare per intero o si può avere un rimborso?

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La bolletta arriva in ritardo: bisogna pagare per intero o spetta un rimborso?

Quando la bolletta viene recapitata oltre la data di scadenza del pagamento, chi la riceve ha diritto a un’indennizzo. Tuttavia non si può prescindere dal suo pagamento.

Chi non riceve la bolletta con un largo anticipo rispetto alla sua scadenza, rischia di adempiere a quanto dovuto con interessi di mora. In un momento come il nostro, in cui le bollette sono sempre più alte, questo interesse va a sommarsi con gli importi molto alti delle forniture di energia.

Vediamo dunque come comportarsi se la bolletta dovesse arrivare in ritardo rispetto alla sua data di scadenza e come ottenere un indennizzo sull’importo dovuto.

Devo pagare la bolletta che arriva in ritardo?

Bisogna subito specificare che, anche se la bolletta arriva in ritardo, occorre pagare l’importo dovuto per il consumo di energia.

Il ritardo nella consegna della bolletta, infatti, non riguarda la fornitura della quale il cliente continua a usufruire, e quindi va pagata.

Tuttavia, se il ritardo avviene in maniera eccessiva, all’utente coinvolto spetta l’indennizzo che vada a compensare il fastidio recato.

Ritardo nella consegna della bolletta: quando spetta l’indennizzo?

Se la bolletta dovesse tardare ad arrivare, si consiglia di contattare l’ente fornitore di energia per ottenere chiarimenti. Una volta contattata la società che si occupa della fornitura, la stessa potrà inoltrare tramite email la bolletta che non è arrivata tramite posta ordinaria.

Tuttavia, se la bolletta non dovesse arrivare entro 45 giorni dall’ultima fatturazione, il cliente ha diritto a un indennizzo maggiorato per il fatto stesso che la bolletta non è arrivata.

In ogni caso non bisogna attendere per forza che trascorrano 45 giorni per avere l’indennizzo.

In particolare, si prevede il rimborso di 6 euro per un ritardo fino a 10 giorni dall’emissione della fattura. Per ogni giorno in più, dopo il decimo dalla sua emissione, verranno aggiunti 2 euro fino a un limite di 20 euro, ed entro i 45 giorni.

Quando invece il ritardo avviene in un tempo che va dai 46 ai 90 giorni, il rimborso spettante è di 40 euro.

Se, infine, il ritardo avviene per più di 90 giorni, il rimborso totale è di 90 euro.

Modalità di richiesta dell’indennizzo

Per ottenere l’indennizzo, il cliente della fornitura non dovrà far nulla. Infatti, qualora il ritardo avvenga per cause imputabili al fornitore, la stessa azienda applicherà lo sconto in bolletta.

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Se poi questo non dovesse accadere, il titolare dell’utenza può procedere a effettuare una diffida sulla fornitura per avere uno sconto in fattura.