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Prepensionamento per patologia, quando viene riconosciuto? Ecco cosa prevede la Legge

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Lo Stato prevede che i lavoratori affetti da alcune patologie possano accedere al prepensionamento, ovvero, la possibilità di beneficiare della pensione prima del raggiungimento dei requisiti ordinari. Ecco cosa prevede la legge.

Il prepensionamento per patologia viene riconosciuto nel caso in cui il lavoratore manifesti seri problemi di salute che non gli consentono di lavorare. Ovviamente, l’inabilità al lavoro deve essere certificata da una perizia medica, dalla quale deve essere riconosciuta una determinata percentuale di invalidità.

In questi casi, lo Stato riconosce il diritto al prepensionamento per patologia. Ovvero, la possibilità di accedere alla pensione prima del raggiungimento dei requisiti ordinari. Ricordiamo che, secondo la normativa vigente, e fino al 2024, i requisiti per il riconoscimento della pensione di vecchiaia sono 67 anni di età anagrafica ed almeno 20 anni di contributi.

Ebbene, il prepensionamento per patologia, abbassa notevolmente questi requisiti, a patto che, come abbiamo anticipato, l’incapacità lavorativa del soggetto sia certificata e approvata da un’apposita commissione medica dell’INPS, che ne stabilisce anche una certa percentuale di invalidità.

Prepensionamento per patologia: cosa prevede la Legge

Le norme prevedono diverse modalità di prepensionamento: Ape Sociale, pensione di vecchiaia anticipata, invalidità e inabilità al lavoro, depressione. La cosiddetta Ape Sociale è una forma di accompagnamento alla pensione e viene riconosciuta ai cittadini con un’invalidità del 74% almeno, 63 anni di età e 30 anni di contributi versati all’INPS. Qualora la percentuale di incapacità sia pari ad almeno il 75%, sono previste agevolazioni per il versamento dei contributi. Nello specifico, a partire dal momento in cui viene riconosciuta l’invalidità e per un massimo di 5 anni, per ogni anno di lavoro effettivo, vengono riconosciuti 2 mesi di contributi figurativi aggiuntivi.

La pensione di vecchiaia anticipata, riguarda solo i lavoratori del settore privato con percentuale di invalidità riconosciuta pari ad almeno l’80%. In più, sono necessari 61 anni di età per gli uomini e 56 anni per le donne ed almeno 20 anni di contributi versati.  Va specificato, che la liquidazione della pensione scatta dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti necessari. Parlando di prepensionamento per patologia è opportuno sottolineare che, per chi ha un’invalidità superiore al 66% ha diritto all’assegno di invalidità ordinario. A patto che, siano stati accumulati almeno 5 anni di contribuzione, 3 dei quali versati negli ultimi 5 anni. In caso di assoluta inabilità al lavoro, il cittadino può ottenere la pensione d’inabilità al lavoro. Sempre che, siano stati versati 3 anni di contributi almeno, negli ultimi 5 anni e se ha almeno 5 anni di contribuzione totale. Chi non ha mai accumulato contributi, invece, può fare affidamento sul riconoscimento della pensione di invalidità civile, oppure, alla pensione d’inabilità civile.

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In conclusione, ricordiamo che è possibile accedere al prepensionamento per patologia anche in caso di depressione. Soffrire di questo disturbo, porta al riconoscimento, a seconda dei casi: alla pensione di vecchiaia anticipata, alla pensione di inabilità per depressione e all’assegno di accompagnamento (qualora sia riconosciuta un invalidità al 100% e non autosufficiente).