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Canone Rai, a quanto ammontano i reali guadagni della tv pubblica

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Il Canone Rai è di sicuro una delle tasse meno piacevoli da pagare, l’astio delle persone è infatti palese non appena si nomina l’emittente televisiva, ma quanto guadagna davvero la Rai dalla tassa obbligatoria?

Sorprendentemente il bilancio della Rai non è così florido come si pensi infatti nonostante i 90 euro annui ritirati direttamente tramite la bolletta della luce l’azienda riesce appena a rimanere a galla, ecco perché non si può avere una TV pubblica senza canone.

Il canone Rai è una tassa nata nel periodo fascista italiano ed era destinata soprattutto alle persone che usavano la radio ed ai pochi ricchi che vantavano il possesso di una televisione. La tassa è rimasta sostanzialmente invariata da allora anche se i vertici della Rai vorrebbero includere nell’obbligo di pagamento anche tutte le persone che, pur essendo sprovviste di tv, risultino in possesso di un tablet, uno smartphone o un computer.

L’innovazione tecnologica ha infatti portato la tv anche su internet, creando portali che garantiscono una piena fruibilità dei prodotti Rai, come ad esempio il Festival di Sanremo. Questa modifica non è ancora stata valutata soprattutto a causa della polemica causata dal mantenimento del canone Rai nella bolletta della luce.

L’Europa durante lo scorso autunno ha imposto che le bollette della luce dovessero diventare molto più chiare per i consumatori e soprattutto che non dovessero aver oneri esterni alla mera fornitura della luce. Questa direttiva avrebbe scorporato nuovamente il canone inserito nella bolletta nel 2016, tuttavia la sua collocazione è stata considerata a norma di Legge.

Quanto guadagna la Rai?

L’ultimo bilancio della Rai risale al 2021 in cui viene specificato che i guadagni della tv pubblica ammontano a 1,761 miliardi di euro. Gli importi per quanto alti non riescono sempre a coprire l’ammontare di spese previste dall’emittente, la quale afferma che l’inserimento del canone in bolletta l’abbia salvaguardata dall’evasione che dal 2011 al 2015 era stata stimata a 500 milioni di euro.

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Eliminare il canone Rai sembra quindi una pura utopia, nonostante le promesse dei politici annunciate durante la campagna elettorale dato che secondo i vertici Rai il canone riesce appena a coprire le spese utili a garantire i servizi offerti ai cittadini italiani.

Per eliminare del tutto questa tassa infatti il Governo dovrebbe provvedere al pagamento pari almeno all’ultimo bilancio conosciuto, un’opzione considerata davvero impossibile dato che le risorse dello Stato sono attualmente impegnate per finanziare le misure a contrasto del caro energia e del caro carburante.