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Cosa non puoi fare se vivi in un condominio, lo dice il regolamento

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Chi vive in un condominio sa bene che ci sono alcune regole da rispettare. In più, lo statuto condominiale può prevedere il divieto dello svolgimento di alcune attività. Vediamo cosa può vietare il regolamento condominiale.

Il regolamento condominiale può essere definito come l’atto attraverso il quale il condominio detta delle regole per il quieto vivere. Il legislatore prevede che negli edifici con un numero di condomini superiore a dieci, sia obbligatoria la presenza di questo documento. Il regolamento condominiale, contiene una serie di norme che tutti devono rispettare nell’edificio. Esse riguardano l’utilizzo delle cose comuni, la ripartizione delle spese da sostenere, il rispetto del decoro dell’edificio e l’amministrazione.

Il regolamento condominiale deve essere scritto, in caso contrario, viene considerato nullo. Il documento può essere di due tipi: contrattuale (o convenzionale) e assembleare (o maggioritario). Il regolamento assembleare è il documento approvato con delibera adottata a maggioranza dai condomini. Mentre, il regolamento contrattuale è quello approvato dall’unanimità in assemblea o predisposto unilateralmente dal costruttore dell’edificio ed accettato dai singoli condomini con la sottoscrizione del contratto di acquisto.

Per chi vive in un condominio, conoscere la differenza tra i diversi tipi di regolamento condominiale può essere importante, perché mentre uno non può incidere sulle singole proprietà private, l’altro può farlo. Pertanto, potrebbe vietare alcune attività. Ecco di cosa si tratta.

Cosa non puoi fare se vivi in un condominio

Come abbiamo visto, il regolamento condominiale può essere di tipo assembleare o contrattuale. Il regolamento assembleare ha la finalità di dettare norme sull’uso delle cose comuni, ripartire le spese e stabilire le norme sul decoro e l’amministrazione dell’edificio. Il regolamento di tipo contrattuale, invece, disciplina anche altri aspetti della vita condominiale. Infatti, esso può incidere anche sulle proprietà private dei singoli condomini.

Ad esempio, tale documento può proibire l’ingresso di animali o vietare attività ambulatoriali, commerciali, di bed and breakfast e così via. Attraverso il regolamento contrattuale si può impattare anche sulle parti comuni. Infatti, possono essere stabilite regole che escludano alcuni condomini a favore di altri.

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Insomma, questo tipo di regolamento contiene dei vincoli molto più forti a carico dei singoli condomini, rispetto a quanto previsto in un regolamento assembleare e che, dunque, può limitare molto le attività che possono essere fatte in un condominio. Ad ogni modo, per avere validità, il regolamento contrattuale deve sempre risultare da un atto scritto, essere allegato ai contratti di acquisto delle singole unità immobiliari ed essere accettato dagli acquirenti.