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Passate di pomodoro, il test rivela dati preoccupanti: attenzione a questo prodotto

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Il test è stato effettuato su molti concentrati di pomodoro, e il risultato ha evidenziato dei dati a cui bisogna prestare attenzione.

Il dato che fa pensare riguarda soltanto una tra le tante passate di pomodoro esaminate, che contiene ben tre agenti dai quali bisognerebbe stare alla larga.

Diamo un’occhiata allo studio pubblicato da una nota rivista contro le truffe, che non dà nessun allarme, ma ci guida nella scelta del prodotto migliore.

Passata di pomodoro contaminata: il test

Il test che ha selezionato non meno di venti passate di pomodoro è stato effettuato dalla rivista “Il Salvagente”.

Questo test ha messo alla prova le passate scelte rispetto alla presenza di metalli pesanti come il cromo e il nichel, nonché micotossine e pesticidi.

Inoltre, ogni concentrato di pomodoro è stato valutato con riferimento alla percentuale d’acqua contenuta nel composto, contenuta in una percentuale variabile in relazione all’intero prodotto.

La passata che contiene impurità

Dai risultati è emerso che, tra le passate esaminate, una in particolare conteneva degli agenti potenzialmente pericolosi.

In riferimento a tutte le altre passate, non è stato rilevato un grande quantitativo di pesticidi, ma in un barattolo è stato rilevato un particolare elemento pericoloso.

La passata in questione è quella di pomodoro Petti, che contiene al suo interno ben 3 pesticidi diversi.

In ogni caso, i pesticidi che sono stati rilevati in questa passata non erano contenuti in quantità eccessiva, e rientravano comunque nei limiti previsti dalla legge.

I pesticidi individuati, in particolare, sono i seguenti:

  • Propamocarb;
  • Azoxystrobin;
  • Dimethomorph.

Tutti e tre sono dei fungicidi, ma in particolare, l’azoxystrobin è un fungicida tossico per l’ambiente acquatico, mentre il propamocarb è un fungicida che potrebbe diventare cancerogeno in quanto mutageno.

Le raccomandazioni degli esperti

Dei tre, solo il dimethomorph è uno di quei fungicidi molto usati nelle coltivazioni, tuttavia è presente il sospetto che possa costituire un antiandrogeno per l’uomo.

Secondo la testata giornalistica che ha riportato i risultati del test, anche se le concentrazioni di tali sostanze sono al di sotto dei limiti di legge, trovarne traccia dimostra che i trattamenti siano eccessivi e frequenti sul pomodoro.

Tuttavia, sebbene l’EFSA non pensi che questo cocktail possa avere effetti deleteri sulla nostra salute, bisogna essere cauti in riferimento a tali concentrazioni di tossine.

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La prudenza nasce dal principio di precauzione, e la scoperta di più principi attivi contenuti nello stesso alimento impongono di continuare ad essere cauti.

Ad ogni modo, su il Salvagente, la rivista che contro le truffe, è disponibile il dettaglio dello studio, che qualora abbia suscitato l’interesse del lettore, vale sicuramente una lettura approfondita.