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Bolletta del gas che non rispecchia i giusti costi: ecco come puoi contestarla

bolletta gas
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Il consumatore, in caso vi siano dei costi estremamente più alti, può tranquillamente contestare una bolletta del gas: ecco come si può fare.

Non sempre un consumatore deve restare in silenzio di fronte ad un’ingiustizia subita, come ad esempio il rincaro esagerato di una bolletta del gas che non è connesso con ciò che è stato firmato nel contratto di utilizzo.

In questi casi, una volta che si è realmente valutato che il prezzo del gas che è stato inserito sia troppo alto, vi sono dei passi specifici da fare: per prima cosa chiamare il contact center dell’azienda ed aprire una segnalazione; spiegare esattamente per quale motivo si sta aprendo questa segnalazione; aspettare dunque una risposta della stessa azienda.

In questo caso già il primo reclamo potrebbe risolvere la controversia, nel caso in cui verificando l’azienda si renda effettivamente conto dell’errore commesso. In caso però non andasse in questo modo, allora bisogna immediatamente mandare una lamentela anche scritta tramite raccomandata o pec.

Ricordati sempre che fino a che il reclamo non viene preso in considerazione e gestito dall’azienda stessa, questa non ha diritto di staccarti la fornitura di gas.

Bolletta maggiorata: ecco cosa si può fare

Nel caso in cui la bolletta sia effettivamente più alta di quanto in realtà dovrebbe essere, il consumatore può decidere o di non pagare la fattura sino a quando il reclamo non sia stato gestito o anche pagare solo il prezzo che questi ritenga giusto.

In caso però il pagamento avvenga in modo automatico tramite ad esempio prelievo bancario, l’utente può richiedere indietro la somma in più entro 5 giorni dal pagamento.

In caso si invii appunto un reclamo scritto, bisogna assolutamente specificare il motivo per cui non si vuole pagare tutta la fattura. In caso la motivazione sia un “doppione”, bisogna inviare allegata anche la fattura già pagata e saldata.

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Comunque in caso di reclamo scritto, è bene inserire questi dati all’interno della posta raccomandata:nome, cognome e codice fiscale dell’intestatario della fattura; codice cliente attribuito dal fornitore; indirizzo della fornitura sulla quale si vuole contestare la bolletta; codice del contatore riguardante la fornitura stessa (una serie di 15 numeri); il codice PDR, cioè del punto di riconsegna, indicato nella bolletta del gas; numero della fattura contestata e data di emissione.

Ovviamente l’utente non può sapere che il calcolo, anche maggiorato, sia effettivamente scorretto, può solo infatti allegare altre bollette già pagate con gli importi saldati. A quel punto sarà compito dell’azienda dimostrare che il calcolo effettuato è giusto.