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Gli italiani cambiano banca: ecco perché sta succedendo sempre di più

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Con l’inizio del 2023, gli italiani hanno iniziato a cambiare banca in molti più casi rispetto al passato.

Il costo del conto corrente di sei banche italiane è cresciuto negli ultimi tempi in misura pari all’8% e in alcuni casi anche del 26%.

Tuttavia, i motivi per i quali i correntisti decidono di cambiare banca non si esauriscono in questo, e a dircelo è l’analisi di Facile.it, che ci spiega per quale motivo i correntisti italiani decidono di cambiare istituto di credito sempre più spesso.

Perché gli italiani cambiano istituto di credito?

Come anticipato in apertura, la maggior parte delle persone che ha deciso di cambiare istituto di credito l’ha fatto perché riteneva che il costo del conto corrente fosse troppo alto.

La fascia d’età principale che ha optato per la portabilità del conto è quella dei risparmiatori più giovani, con un’età compresa tra i 25 e i 35 anni. Questa fascia rappresenta il 59,1% delle persone che hanno deciso di cambiare banca, percentuale che al sud e nelle isole arriva al 56,3%.

Altre persone lo hanno fatto perché ritenevano che effettuare operazioni costasse di più rispetto ad altri istituti di credito. Secondo i dati questa è la motivazione alla base della scelta di ben il 31,5% sul totale, che nel dettaglio rappresenta il 41,4% per la fascia dai 35 ai 44 anni, e il 34,9% nel meridione e nelle regioni insulari.

Da ultimo abbiamo la popolazione italiana che ha deciso di cambiare banca perché la qualità del servizio era scadente. Su un totale del 21,6%, l’11,1% l’ha fatto perché il servizio di home banking non era all’altezza delle aspettative, e il 9,7% perché il proprio conto non era dotato dei servizi digitali che il mercato oggi rende indispensabili.

Portabilità: un pessimo servizio

Sebbene la portabilità, che consiste nel diritto dell’utente di cambiare istituto di credito senza spese aggiuntive, sia un servizio gratuito ed espressamente tutelato dalla legge, molti italiani hanno riscontrato diverse criticità nel momento del cambiamento.

In particolare, il problema è stato rilevato in merito alla domiciliazione delle spese sul proprio conto dopo il passaggio da una banca all’altra: spesso la procedura non va a buon fine.

Il problema si è verificato per almeno 1,5 milioni di persone, pari al 34% della popolazione che ha deciso di effettuare il cambio di banca.

Oltre il 44% delle persone che hanno riscontrato problemi di portabilità vive nel Sud Italia o nelle isole, mentre il restante 66% vive in tutte le altre zone d’Italia.

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L’avvertimento, in casi di portabilità del conto, è quello di leggere molto bene le clausole contrattuali, onde evitare che l’istituto di credito ricevente possa negare alcuni servizi come le domiciliazioni di alcune spese dell’utente.