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Assegno Unico devi assolutamente sapere cosa succederà dal 1 marzo

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C’è un’importante notizia che riguarda l’assegno riconosciuto alle famiglie con figli a carico. Ecco cosa succederà dal primo marzo.

L’Assegno unico è la misura che prevede il riconoscimento di un sostegno economico alle famiglie con figli a carico, a partire dal settimo mese e fino al ventunesimo anno di età. Il sussidio è riconosciuto a tutti i nuclei familiari che ne abbiano fatto domanda, ma le somme erogate dipendono dal valore Isee registrato. Gli importi erogati, infatti, vanno da un minimo di 50 euro al mese per ogni figlio minore, senza Isee o con Isee superiore a 40 mila euro, ad un massimo di 175 euro al mese per ogni figlio minore con Isee fino a 15 mila euro. Nel caso di figli di età compresa tra i 18 ed i 21 anni, invece, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese ad un massimo di 85 euro.

Per il riconoscimento del sostegno economico è necessario presentare regolare domanda all’INPS, attraverso il portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito dell’ente, autenticandosi tramite SPID, CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). In alternativa, è possibile utilizzare i servizi gratuiti offerti dagli enti di patronato di competenza.

La domanda per l’assegno unico universale può essere presentata a partire dal primo gennaio di ogni anno, ma c’è qualcosa che i genitori devono assolutamente sapere.

Assegno Unico: cosa succederà dal 1 marzo

A partire dal prossimo primo marzo, i genitori che hanno presentato domanda per il riconoscimento dell’assegno unico universale per figli a carico, nel periodo compreso tra gennaio 2022 e febbraio 2023, potranno continuare a beneficiare della prestazione, senza la necessità di presentare una nuova domanda. Dunque, l’Assegno Unico si rinnova in automatico.

Tuttavia, è necessario provvedere alla comunicazione di eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno Unico Universale trasmessa all’INPS prima del 28 febbraio 2023. Ad esempio, nel caso in cui ci sia la necessità di aggiungere ulteriori figli. Inoltre, è indispensabile il ricalcolo del valore Isee, per non rischiare di percepire somme non dovute o importi inferiori rispetto a quelli realmente spettanti.

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Per chi non ha mai beneficiato della prestazione, invece, sarà necessario presentare specifica domanda entro il 30 giugno 2023, affinché siano riconosciuti gli importi a decorrere dal mese di marzo 2023. La domanda deve essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. Per maggiori informazioni, è possibile fare riferimento alla circolare INPS 15 dicembre 2022, n. 132.