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WhatsApp, la festa della donna si avvicina: ecco servita la prima truffa

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Con l’avvicinarsi dell’8 marzo sta spopolando su Whatsapp una truffa inerente proprio la festa della donna. Ecco in che modo avviene e cosa è necessario fare per scongiurarla 

L’8 marzo è una data che seppur non è rossa di calendario è ricordata e attesa da tanti. Infatti si celebra la “festa della donna”, che nonostante abbia un po’ perso la sua reale connotazione per colpa della società moderna, rimane comunque molto importante. Purtroppo però al pari di altre ricorrenze, si tratta anche di un’occasione propizia per i malintenzionati.

Infatti, su Whatsapp sta girando una truffa piuttosto subdola che riguarda questa giornata. La tecnica è quella del phishing, che nonostante sia diventata oggetto di abuso da parte dei cybercriminali, riesce ancora a mietere molte vittime. Cerchiamo quindi di scoprire di più a riguardo, in modo tale da evitare che qualcuno possa rovinarsi la festa.

Truffa 8 marzo su Whatsapp: i consigli per evitare di cadere nella trappola

Sulla nota applicazione di messaggistica istantanea sta circolando un messaggio che vede protagonista un noto marchio di gioielli che in apparenza sembra autore di un’iniziativa a dir poco coinvolgente. In pratica, viene fatto credere che in vista della festa della donna circa 5000 fortunate fan riceveranno un bracciale compreso tra quelli della collezione.

Chi riceve il messaggio fa parte della “platea delle potenziali vincitrici”, che chiaramente non vedranno mai recapitarsi il premio. Ma fino a qui non c’è nulla di pericoloso, solo una mera menzogna. Scorrendo nel contenuto però c’è un link di collegamento sul quale cliccare per accaparrarsi la ghiotta occasione di ricevere il dono.

Ma è proprio questa la minaccia da cui è doveroso tenersi lontano. Una volta cliccato infatti si viene ricondotti ad un sito fake che richiede di inserire le proprie informazioni personali. Il marchio citato chiaramente non c’entra nulla, dietro ci sono solo dei loschi criminali che hanno come obiettivo quello di impadronirsi dei dati personali e bancari dei poveri malcapitati per poi riutilizzarli per i loro squallidi piani.

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Dunque l’unico importante consiglio da seguire “obbligatoriamente” se si vuole preservare la propria privacy e il proprio conto in banca, è quello di non cliccare sul link contenuto in questi messaggi. Poi, bisogna segnalarli alle autorità competenti in materia ed infine parlane con amici e parenti che forti dell’esperienza altrui, laddove dovessero imbattersi in questo genere di messaggi, saprebbero già come neutralizzare i loschi impostori. La Polizia Postale ha già lanciato l’allerta informativa, ma il passaparola rimane comunque uno strumento preziosissimo in questi frangenti.