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L’avvocato a portata di tutti, anche gratis: che cos’è il gratuito patrocinio

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Difendere i propri diritti anche in tribunale potrebbe sembrare una cosa semplice, tuttavia a causa della crisi economica che ha colpito l’Italia sono in pochi a potersi permettere un avvocato.

Secondo le stime nazionali il reddito medio dei lavoratori dipendenti si aggira intorno ai 12mila euro annui, cifra con la quale risulta molto difficile provvedere al pagamento dei servizi degli avvocati, i quali necessariamente passano in secondo piano rispetto a bollette, alimenti e carburante.

Fortunatamente per risolvere la situazione lo Stato italiano ha il potere di coprire i costi della giustizia anche nel caso in cui il reddito personale sia insufficiente per procedere al pagamento di una figura importante come l’avvocato, il quale potrà offrire i suoi servizi in processi civili, penali, tributari e amministrativi.

Questa possibilità è garantita dal patrocinio gratuito, che consente ai cittadini di avere il supporto di un avvocato nonostante la precaria condizione economica che non gli permette di superare il reddito personale di 11.746,68 euro. L’assistito ha facoltà di scegliere il proprio legale personalmente attraverso la consultazione delle liste presenti in ogni città in cui vengono elencati tutti gli avvocati iscritti all’Ordine e che possono garantire il gratuito patrocinio.

Anche al momento del calcolo del reddito generalmente si uniscono gli introiti di ogni componente del nucleo familiare, in caso di cause che riguardano i diritti alla persona verrà considerato esclusivamente il reddito dell’anno precedente della persona che si avvale del gratuito patrocinio, non conteggiando quindi il resto della famiglia.

Come richiedere il gratuito patrocinio e chi ne è escluso

Secondo la legge italiana chiunque con un reddito inferiore a 11.746,68 euro può accedere al gratuito patrocinio, esistono però delle condizioni in cui questo diritto di perde, come ad esempio il cambiamento della propria situazione economica durante il processo, l’essere indagati, imputati o condannati per evasione fiscale, per mafia o per contrabbando e spaccio di stupefacenti.

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Per richiedere un avvocato in gratuito patrocinio ci si può rivolgere direttamente all’avvocato scelto o presso la Segreteria del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, ma solo nel caso in cui si tratti di un processo in ambito civile. In questo caso la Segreteria valuterà la domanda compilata ed entro 10 giorni fornirà una risposta al richiedente.

In sede penale tuttavia la procedura per la domanda cambia, infatti deve essere inviata tramite raccomandata o PEC all’ufficio del magistrato presso il quale si svolgerà l’udienza. La domanda verrà valutata dal magistrato il quale potrà accettare, rifiutare o dichiarare inammissibile la richiesta.