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Conto cointestato, uno dei due firmatari può prelevare tutto all’insaputa dell’altro?

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Una delle domande più frequenti quando viene aperto un conto cointestato è “uno dei firmatari può prelevare tutto all’insaputa dell’altro?”. Facciamo il punto della situazione.

Nel caso in cui due o più persone scelgano di gestire insieme una somma di denaro si opta per l’apertura di un conto cointestato. Questo strumento bancario offre la possibilità di poter raccogliere i risparmi di più persone, cosiddetti cointestatari, sullo stesso conto e di poter eseguire diverse operazioni, come ad esempio, bonifici, versamenti e prelievi da tutti i firmatari. Pertanto, sono in molti a chiedersi se in un conto cointestato, uno dei firmatari può prelevare tutto all’insaputa dell’altro.

Prima di rispondere a questa domanda, però, è necessario fare un passo indietro e capire nel dettaglio come funziona un conto cointestato. Innanzitutto, va specificato che, in questo particolare tipo di conto corrente bancario, i firmatari sono legati da un vincolo contrattuale, ma esistono diversi tipi di conti cointestati molto diversi tra loro.

Un conto corrente cointestato può essere a firma disgiunta che prevede pari diritti per tutti i soggetti intestatari, oppure, a firma congiunta dove per qualsiasi operazione è necessaria la presenta di tutti i cointestatari. Vediamo quando si può prelevare tutto dal conto cointestato.

Conto cointestato, uno dei firmatari può prelevare tutto all’insaputa dell’altro?

Come abbiamo appena visto, un conto corrente cointestato può essere di diverse tipologie. Nel caso del conto corrente a firma congiunta, per compiere qualsiasi operazione c’è bisogno dell’approvazione di tutti i cointestatari. Dunque, uno dei titolari può prelevare tutto dal conto, a patto che, tutti i cointestatari firmino una procura in cui sia esplicitamente indicato il diritto a prelevare fondi.

Discorso diverso, in caso di conto corrente cointestato a firma disgiunta. Infatti, in questo caso uno dei titolari può prelevare le somme dal conto senza la necessità che l’operazione sia approvata dagli altri titolari. In altre parole, è prevista la comproprietà delle somme presenti sul conto, pertanto, in caso venga prelevato tutto da parte di uno dei firmatari all’insaputa dell’altro, la banca non si assume la responsabilità.

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Alla luce di questo, possiamo affermare che, senza dubbio, aprire un conto corrente cointestato presenta il vantaggio di risparmiare notevolmente, ad esempio, sulle spese di apertura e gestione del conto, ma allo stesso tempo espone al rischio che uno dei cointestatari prelevi tutto all’insaputa degli altri. Pertanto, è importante considerare con attenzione tutti i pro e i contro che comporta l’apertura di un conto corrente cointestato, sia a firma congiunta che disgiunta. Inoltre, è preferibile essere ben consapevoli dell’affidabilità dei soggetti con cui si sceglie di condividere un conto corrente bancario.