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Auto benzina Euro 5: c’è la data del divieto di circolazione, ma attenzione…

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Andiamo a vedere cosa succederà per quanto riguarda le auto Euro 5 a benzina. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore sostenibilità ambientale

Le auto nel corso del tempo diventano non solo più obsolete, ma anche più inquinanti. Veicoli realizzati 20-30 anni fa per forza di cose immettono maggiori gas nocivi per l’ambiente e per questo nel corso del tempo sono stati catalogati in base al grado di inquinamento delle loro emissioni.

Si parte da zero e si arriva alle auto Euro 6. Il meccanismo è semplice più alto è il numero è minore è il grado di pericolosità per l’ambiente. In molte aree e in molte città ci sono dei veri e propri divieti a cui fanno seguito delle sanzioni in caso di violazione.

Auto benzina Euro 5: da quando è previsto lo stop e in quali casi si possono fare delle eccezioni

In questa sede ci focalizzeremo sulle auto Euro 5 a benzina per cui è scattato un particolare divieto. Andiamo a vedere di cosa si tratta e quali sono le informazioni utili in merito. Andando nello specifico a Milano le vetture contraddistinte dall’indicazione Euro 5 potranno circolare nel capoluogo meneghino fino a settembre 2030.

Per essere ancor più chiari riguarda la zona C, che dal 30 settembre 2030 sarà off-limits per le vetture Euro 5. In zona B invece lo stop per le auto benzina ad oggi riguarda solo le macchine Euro 4.

Differente il discorso per quanto concerne Roma. La Capitale è ancor più trafficata e abitata di Milano, ma sotto questo punto si procede ancora a rilento. Allo stato attuale nella fascia verde e nelle zone a traffico limitato non possono circolare le auto fino a Euro 2. Qualora gli indici di inquinamento dovessero peggiorare lo scenario potrebbe variare.

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Si potrebbe ricorrere a provvedimenti straordinari per aumentare i limiti oppure optare per delle soluzioni come le domeniche ecologiche che vietano il transito fino alle Euro 6. Chiaramente esiste sempre un limite di tempo, ragion per cui è consigliabile sempre prendere come riferimento le indicazioni delle autorità competenti in materia.

Ad ogni modo sarebbe il caso di iniziare a prendere in considerazione l’acquisto di veicoli elettrici, che rappresentano sempre più il futuro. Purtroppo però in Italia bisogna scontrarsi con dei prezzi ancora troppo elevati e con strutture non efficienti come in altri paesi. Ad esempio le colonnine per ricaricarle sono ancora difficili da trovare nel raggio di pochi chilometri e soprattutto nelle grandissime città questo può rappresentare un ostacolo a dir poco insormontabile.