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Piazze e fontane imbrattate, punizioni esemplari per i colpevoli | Cosa succede a Roma

fontana di Trevi
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Inasprimento delle sanzioni per chi si concederà dei “bagni improvvisati” nelle fontane di Roma. Cosa dice il nuovo regolamento della polizia urbana a tutela del decoro della città

Vandali ed egocentrici hanno vita breve a Roma. Nella città Eterna infatti ormai da qualche tempo è entrato in vigore un nuovo Regolamento di Polizia Urbana che punisce severamente chi imbratta i monumenti e chi decide di farsi un bagnetto nelle fontane storiche della città.

Una soluzione necessaria per mettere un freno ai troppi vandali che ormai da anni si aggirano nel cuore della Capitale pensando di poter fare i loro comodi senza correre alcun rischio. Comportamenti incivili che vanno a danneggiare uno dei fiori all’occhiello della nostra cultura, una città che turisti italiani e stranieri non vedono l’ora di visitare almeno una volta nella vita.

Bagni nelle fontane di Roma: a quali contravvenzioni si va in contro

Dunque non sarà più possibile imitare Anita Ekberg ne La Dolce Vita mentre fa il bagno nella Fontana di Trevi solo per citare un classico esempio. Andando nello specifico il trasgressore che si lascia andare ad un uso scorretto di fontane e fontanelle potrebbe pagare tra i 160 e i 450 euro a seconda della gravità della violazione.

Una delle prime ad essere multate è stata la celebre attrice e showgirl Valeria Marini. Il bagno nella fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna mentre girava un videoclip musicale gli è costato niente di meno che 450 euro oltre che il daspo urbano per 48 ore. Le multe però non sono previste solo in questi casi.

Infatti per le violazioni alle prescrizioni in merito al decoro dei parchi pubblici e delle aree verdi ci si può veder comminare una multa che va dai 100 euro ai 400 euro. Questa ultima soglia è prevista anche per chi viene sorpreso ad imbrattare, deturpare o danneggiare i beni storici artistici, monumentali e i i luoghi di culto.

Roma
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Non c’è tregua nemmeno per chi bivacca o per chi non ha l’autorizzazione per vendere beni e servizi pubblici. Le sanzioni amministrative oscillano tra i 250 euro e i 400 euro. Chi si rende colpevole di fatti ritenuti gravi rischia anche il daspo urbano, ovvero l’allontanamento dalla città per un determinato periodo di tempo. Insomma, c’è poco da scherzare. Chiunque si trovi a passare da Roma deve tenere a mente queste regole e deve rispettarle assolutamente. D’altronde per troppo tempo la Capitale è stata zona franca e ciò non è assolutamente concepibile.