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La settimana corta è realtà, Intesa Sanpaolo ha firmato: primi in Italia | Presto potrebbe toccare a te

prima azienda settimana corta
lavoratrice felice – solodinanza.it

Intesa Sanpaolo ha deciso di sperimentare la settimana corta di lavoro in alcune sue filiali. Come funziona e quali sono le principali novità in merito

La settimana corta al lavoro già ampiamente sperimentata in diversi paesi d’Europa ha fatto capolino anche in Italia. Diverse aziende hanno già provato questa soluzione e anche un altro grande colosso del nostro paese si è addentrato in questa futuristica realtà.

Si tratta del gruppo Intesa Sanpaolo, che ha raggiunto un accordo con i sindacati in merito a varie innovazioni tra cui la settimana corta e lo smart working. Per quanto concerne quest’ultima opportunità saranno oltre 280 le filiali della Banca dei Territori e della Divisione Private a sperimentare il lavoro flessibile, ma la novità più rilevante resta comunque quello della riduzione della settimana lavorativa.

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In questo caso si partirà con una fase di prova in 40 filiali di grandi dimensioni sparse in giro per il Bel Paese. Il lavoro sarà impostato su 9 ore al giorno per 4 gironi con una riduzione dell’orario di lavoro da 37,5 ore a 36 ore. Il tutto su base volontaria e a parità di retribuzione secondo esigenze tecnico-operative dell’azienda.

Dal 1 novembre anche il personale di oltre 250 filiali di piccole dimensioni potrà richiedere di passare alla suddetta modalità lavorativa. Anche gli orari saranno più elastici con l’inizio che può oscillare tra le 7 e le 10 con relativo spostamento dell’orario di fine lavoro. Questo vale sia per lo smart working sia per il lavoro in presenza, anche lavorando in settimana corta.

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Da quando sono state avviate le nuove misure (ovvero dal 1 gennaio) hanno aderito al lavoro flessibile circa 40mila dipendenti, a testimonianza di come sia tanta la voglia di cambiare e di andare sempre più verso soluzioni maggiormente in linea con la comodità e la libertà lavorativa.

A commentare positivamente questa transizione è stato il coordinatore Fabi Intesa Sanpaolo Paolo Citterio che ha esternato tutta la propria soddisfazione in merito: “Si tratta di un accordo importante che consente di superare i contratti individuali, ribadendo che gli accordi collettivi sono il miglior modo per gestire i grandi cambiamenti della banca in un contesto di continua evoluzione”. Dunque non resta che vedere quali saranno gli effetti sui dipendenti e se davvero riusciranno a trarre giovamento sia dalla possibilità di stare in smart working, sia da quella di avere ben tre giorni liberi alla settimana da dedicare alle proprie attività familiari e di svago.