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Bonifico, l’errore che ti può costare carissimo: non ci pensa nessuno | Meglio iniziare a farlo

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Quando si effettuano operazioni bancarie come il bonifico, è meglio prestare attenzione alla causale inserita, un errore può costare davvero caro.

Di norma, le banche e gli istituti finanziari non effettuano controlli mirati, ma scattano controlli automatici da parte di sistemi automatizzati. Il più delle volte, queste verifiche riguardano proprio la causale, al fine di assicurarsi che l’operazione non sia finalizzata ad attività sospette.

Tuttavia, nel caso il bonifico abbia un importo corposo o una causale ambigua, potrebbe scattare il controllo manuale segnalato dalla banca oppure dal beneficiario del bonifico.

A questo punto, per scongiurare di finire nell’occhio del mirino di banche o, peggio, delle autorità fiscali, è importate scrivere correttamente la causale, non ci pensa nessuno, ma il rischio è veramente altissimo. Ecco cosa succede in caso di causale errata.

Bonifico: cosa succede se sbagli la causale

Tutti sanno che un il bonifico bancario è un’operazione che consente il trasferimento di una somma di denaro da un conto corrente ad un altro. Attualmente, è tra gli strumenti di pagamento più utilizzati, per cui, sono a disposizione dei clienti diversi modi per poter effettuare l’operazione: tramite filiale, internet banking e tramite app. Tuttavia, sono in pochi a sapere che, quando si trasferiscono soldi attraverso un bonifico, è fondamentale rispettare delle linee guida. In caso contrario, si rischia di incappare in problemi con le autorità fiscali e con i creditori.

Un esempio, è il trasferimento di denaro attraverso un bonifico, tra coniugi, utilizzando come causalo “regalo” o “donazione”. Ebbene, questa operazione è riconosciuta dalla legge, essendo il matrimonio un rapporto di assistenza morale ma anche finanziaria tra i due coniugi. Tuttavia, in caso di importi particolarmente corposi, potrebbero scattare i controlli da parte dell’istituto di credito. Il motivo è presto detto: verificare che non ci siano altre ragioni dietro questo trasferimento di denaro come, ad esempio, attività fraudolente e di dubbia natura.

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Infatti, per gli spostamenti di denaro fino a 5 mila euro, non è prevista la comunicazione al Fisco e il legislatore non prevede particolari controlli, salvo eventuali segnalazioni. Il discorso cambia, qualora l’importo dovesse superare i 5 mila euro. In tal caso, è consigliabile utilizzare una causale che spieghi in modo completo e dettagliato il motivo del trasferimento. Ricordiamo, infine, che in caso di donazione con importo superiore al milione di euro, è necessario comunicare al fisco che provvederà ad applicare un’imposta del 4%, meglio se accompagnata da un atto notarile.