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Modello ISEE 2023, cos’è la scala di equivalenza e perché è così importante | Non tutti lo sanno

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Per il calcolo dell’ISEE è molto importante la scala di equivalenza. Eppure, non tutti sanno, cos’è e perché è così importante. Scopriamolo di seguito.

Come molti sanno, l’ISEE ( Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è lo strumento che permette di misurare la condizione economica di un determinato nucleo familiare. Si tratta di un documento indispensabile per il riconoscimento di diversi bonus e agevolazioni fiscali. Pertanto, sono diversi milioni gli italiani che ogni anno online, direttamente sul portale dell’INPS, oppure tramite i centri di assistenza fiscale, provvedono al ricalcolo del valore.

Potremmo definire l’indicatore ISEE come una sorta di “carta di identità” economica del nucleo familiare, eppure, non tutti sanno che uno dei parametri più importanti usati per calcolare il valore dell’ISEE è la scala di equivalenza.

E’ grazie alla scala di equivalenza, infatti, che è possibile tener di conto, non solo della situazione economica o patrimoniale di ogni nucleo familiare, ma anche di ciò che può comportare maggiori spese o disagi come, ad esempio, la presenza di un componente della famiglia affetto da disabilità, famiglie monogenitoriali o famiglie numerose. In altre parole, questo parametro influenza molto il calcolo del valore ISEE ed è utile a confrontare condizioni familiari diverse. Del resto, contrariamente al pensiero comune, l’ISEE non è una fredda somma numerica, ma il risultato di un intreccio di diverse variabili, matematiche e non.

Scala di equivalenza ISEE: perché è così importante

La legge di Bilancio 2023 ha confermato la centralità della certificazione ISEE. Attualmente, infatti, il valore ISEE è ciò che consente il riconoscimento di bonus ed agevolazioni fiscali. Uno dei parametri più importanti ai fini del calcolo del valore ISEE è la scala di equivalenza che, come abbiamo appena visto, serve a confrontare condizioni familiari diverse. La scala di equivalenza è stata introdotta dalla riforma ISEE del 2013 (DPCM 5 dicembre 2013, n. 159) e poi modificata dal Decreto 9 agosto 2019.

Questo valore, varia a seconda di quante persone compongono il nucleo familiare. Nello specifico, è pari a 1 se la famiglia è composta da un solo membro, sale a 1,57 in caso di due componenti, a 2,04 per i nuclei con 3 componenti, a 2,46 in caso di nucleo composto da 4 persone, fino a 2,85 nel caso di una famiglia composta da cinque persone. A questo possono aggiungersi delle maggiorazioni. Ad esempio, il valore aumenta di 0,35 per ogni componente in più e sale di un ulteriore 0,5, qualora in famiglia fosse presenta un disabile.

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Dunque, il parametro di calcolo della scala di equivalenza contente di ottenere un indicatore ISEE più adeguato ad ogni singolo nucleo familiare, garantendo l’accesso ai bonus ed alle agevolazioni fiscali previste alle famiglie effettivamente più bisognose.