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Assegno Unico luglio 2023, arriva lo stop all’erogazione delle mensilità arretrate | Chi rischia di perdere i soldi

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Con l’arrivo di luglio, cala definitivamente il sipario sull’erogazione degli arretrati relativi all’assegno unico per figli a carico. Ecco cosa succede e chi rischia di perdere i soldi.

Attualmente, l’assegno unico mensile e universale per i figli a carico è la principale misura attraverso la quale, lo Stato supporta economicamente i genitori. In buona sostanza, la prestazione prevista tra gli interventi cosiddetti Family Act, ha inglobato e sostituito tutte le precedenti misure che erano previste per sostenere le famiglie con figli a carico. Nello specifico, l’assegno unico universale per i figli ha mandato in pensione: le detrazioni fiscali per i figli a carico fino ai ventuno anni di età, il bonus bebè, il bonus mamma domani, gli assegni alle famiglie con figli e orfanili, l’assegno per supportare i genitori con almeno tre figli minorenni.

L’obiettivo della misura, infatti, è proprio quello di snellire l’ambito dei contributi a sostegno della natalità, riconoscendo ai genitori, un aiuto economico per ogni figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai ventuno anni di età (non è previsto un limite di età in caso di figli affetti da disabilità).

Indipendentemente dalla condizione reddituale, il sussidio viene riconosciuto a tutti i nuclei familiari, anche se con importi diversi. Infatti, la cifra riconosciuta viene calcolata in base al valore ISEE registrato da ogni singola famiglia. L’assegno viene erogato mensilmente dall’INPS e ai genitori che presentano domanda fino al 30 giugno viene concessa la possibilità di ricevere gli arretrati per i mesi compresi tra marzo e giugno. Da luglio, però, arriva lo stop al riconoscimento delle mensilità arretrate. Questo significa che, i genitori che hanno deciso di inoltrare la richiesta solo a partire dall’inizio di luglio, perdono l’opportunità di accedere agli arretrati dell’Assegno Unico Universale.

Assegno Unico: chi perde gli arretrati

Le mensilità arretrate relative all’Assegno Unico per figli a carico, non saranno riconosciute ai nuclei familiari che, sebbene in possesso dei requisiti necessari, non hanno trasmesso la domanda per ottenere il sussidio, entro la fine di giugno.

Inoltre, resteranno escluse dalla possibilità di beneficiare degli arretrati per l’assegno unico, le famiglie che non hanno richiesto la certificazione ISEE 2023 rispettando la scadenza del 30 giugno.

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In altre parole, i genitori che non hanno presentato la domanda per il sussidio e quelli che richiederanno l’ISEE solo a partire dal primo luglio in poi, non potranno usufruire delle mensilità arretrate dell’AU, ma solo di quelle successive.