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Si può pignorare un conto corrente vuoto? La risposta potrebbe sorprenderti!

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In caso di debiti non pagati, è possibile subire il pignoramento di un conto corrente vuoto? La risposta non è così scontata.

Quando un soggetto debitore non riesce ad onorare i suoi impegni, il creditore ha diritto ad avviare nei suoi confronti una procedura di pignoramento del conto corrente, al fine di ottenere le somme spettanti. In questo caso, si parla di pignoramento presso terzi ed è regolato dal Codice di procedura civile (Libro III, Titolo II, Capo III, Sezione I, art. 543 e seguenti).

Il pignoramento può essere predisposto sia nei confronti di un deposito bancario che postale e, normalmente, viene adottato quando il debitore non dispone di beni immobili da mettere a garanzia. A seconda della situazione, sarà il Giudice competente a stabilire il modo in cui procedere, in alcuni casi, obbligando la banca o la posta a bloccare un conto corrente.

Il discorso cambia in caso di debiti fiscali, ovvero, derivanti dal mancato pagamento di cartelle esattoriali di Equitalia o dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Infatti, per i debiti fiscali il pignoramento del conto può essere fatto senza l’autorizzazione del Giudice. Ma è possibile che venga pignorato anche un conto corrente vuoto? Scopriamolo nelle prossime righe.

E’ possibile pignorare un conto corrente vuoto?

Come abbiamo appena visto, il pignoramento del conto corrente è un procedimento che viene avviato da un creditore, tramite un avvocato, con lo scopo di recuperare le somme spettanti attraverso l’espropriazione degli importi presenti nel conto corrente del debitore. Ma è possibile pignorare anche un conto corrente vuoto?

La risposta è no! Non è mai possibile pignorare un conto corrente vuoto ed il motivo è piuttosto intuitivo: non c’è nulla da poter prendere. In più, quando il conto è pari a zero, o peggio, in rosso, non verrà predisposto il blocco dei fondi e non può essere pignorato un eventuale fido, considerato che si tratta di un anticipo da parte della banca e non di soldi del debitore.

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In altre parole, il creditore può procedere all’espropriazione dei soli soldi effettivamente depositati in banca dal correntista debitore. Prendendo ad esempio un conto corrente con un fido di 10 mila euro, ma vuoto, questo conto corrente sarebbe impignorabile perché non ci sono fondi del titolare, ma solo della banca, sui quali il creditore non può rivendicare nessun diritto. Ad ogni modo, anche non pagare uno scoperto può comportare serie conseguenze. Infatti, in questo caso il titolare del conto diventerebbe debitore anche nei confronti della banca che, a sua volta, può avviare una procedura di pignoramento che coinvolgerebbe altri beni del debitore come immobili ed investimenti.