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Voli aerei tra ritardi e cancellazioni: cosa ci aspetta a luglio e agosto

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Diversi viaggiatori hanno già subito notevoli disagi tra ritardi e cancellazione dei voli. Ecco qual è lo scenario in vista dei due mesi più caldi dell’anno

La scorsa estate è stata deleteria per quanto concerne la cancellazione dei voli e i bagagli persi. Quest’anno sotto questo punto di vista la situazione sembra migliore, ma non è comunque da considerare tranquilla. Inoltre bisogna considerare l’aumento dei prezzi dei voli e il numero elevato dei ritardi.

Insomma non è proprio tutto rose a fiori. Sicuramente i ritardi non sono come le cancellazioni, però ciò non toglie che creano enormi disagi. Magari possono portare a perdere una coincidenza o delle attività già prenotate nel luogo di pernottamento.

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A giugno addirittura la percentuale di ritardo dei voli europei si attesta sul 50%. Una cifra davvero elevata e che in vista del clou di luglio e agosto non è di certo benaugurante. Infatti in giro ci sono molte più persone e ciò potrebbe essere un brutto campanello d’allarme.

Capitolo costi. Secondo quello che scrive The Indipendent i prezzi dei voli sono aumentati fino al 50%. La causa principale è chiaramente imputabile al rincaro del petrolio. Probabilmente finiranno a breve, anche se le compagnie avranno comunque necessità di recuperare le perdite avute nei prossimi mesi.

L’altro motivo che sta generando queste situazioni incresciose è la carenza di personale. Appena manca qualcuno si va subito in crisi visto che non c’è un gran ricambio, anzi alle volte è proprio assente. Una situazione che va a braccetto con gli scioperi di molti addetti ai lavori che ritengono di non avere le giuste garanzie sul posto di lavoro. Tutto ciò ha portato la puntualità dei voli praticamente al pre-covid, quando il quadro non era per niente incoraggiante.

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Naturalmente non poteva mancare un collegamento con la guerra. Per ovvie ragioni di sicurezza lo spazio aereo su Bielorussia e Ucraina è chiuso e questo di certo non agevola, anche se ad onor del vero ha avuto più ripercussioni con gli aerei provenienti dall’Asia. E i cambiamenti climatici invece? Seppur nessuno lo dica giocano un ruolo importante in tal senso. I piloti spesso sono obbligati a cambiare rotta per evitare eventi atmosferici pericolosi come nubifragi e grandine.

Il dato emblematico che testimonia questo trend non propriamente edificante è stato fornito da Eurocontrol, secondo cui tra il 15 e il 21 giugno 2023 meno di sei aerei su dieci sono atterrati in orario. Insomma è bene che chi viaggerà nei prossimi mesi metta in preventivo qualche episodio del genere, almeno può iniziare a valutare delle alternative più sicure.