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Arriva il Bonus sicurezza 2023, metti al riparo la tua casa risparmiando il 50% | Come richiederlo

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Il Bonus sicurezza 2023 consente un risparmio del 50% sulle spese sostenute per mettere al riparo da furti ed infrazioni la propria casa. Ecco come funziona e come richiederlo.

Assicurarsi che la propria casa sia un posto sicuro è una priorità per tutti, per questo, attraverso l’ultima Legge di Bilancio è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 il bonus sicurezza.

Il Bonus sicurezza 2023 è un’agevolazione grazie alla quale è possibile risparmiare il 50% sulle spese sostenute per l’acquisto, il rinnovamento, la progettazione e l’installazione di strumenti utili contro infrazioni e furti. Nello specifico, si può ottenere un significativo risparmio su prodotti come: porte e tapparelle blindate, cancellate perimetrali e inferriate di sicurezza, allarmi, video sorveglianza e casseforti a muro.

Si tratta di un vantaggioso incentivo, considerato che consente un risparmio del 50% su una spesa massima di 96 mila euro. In altre parole, a fronte di una spesa pari a 90 mila euro per l’acquisto di prodotti finalizzati al miglioramento della sicurezza della propria abitazione, si risparmiano 45 mila euro, in detrazioni Irpef suddivise in dieci quote annuali dello stesso importo. Il bonus sicurezza 2023 fa parte del Bonus Casa e non deve necessariamente far parte di una ristrutturazione, ma è indispensabile che il richiedente abbia un diritto reale sull’immobile.

Come richiedere il Bonus Sicurezza 2023?

L’agevolazione fiscale, prorogata fino al 31 dicembre 2024, è riservata ai soggetti che abbiano un diritto reale sull’immobile. Nello specifico, il bonus sicurezza 2023 può essere richiesto da: proprietari e nudi proprietari dell’immobile, locatari, comodatari, soci di cooperative, da chi ha usufrutto, uso o abitazione sull’immobile, da imprenditori individuali per immobili che non sono beni strumentali. Può essere richiesto anche da un familiare convivente del proprietario dell’immobile, dal coniuge, anche separato, o dal convivente, a patto che provino con documentazione di aver sostenuto la spesa.

Come abbiamo anticipato consente un risparmio del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di prodotti finalizzati al miglioramento della sicurezza della propria abitazione. Il rimborso previsto copre una spesa massima di 96 mila euro, dilazionata in un periodo di dieci anni.

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Per non perdere questa preziosa opportunità, è necessario conservare tutta la documentazione relativa alla spesa sostenuta e presentarla nel momento in cui si fa la dichiarazione dei redditi. Va specificato, che i pagamenti devono essere realizzati con metodi tracciabili, ovvero, con bonifico bancario (indicando il codice fiscale del beneficiario, la partita iva o il codice fiscale dell’impresa o del professionista che ha effettuato i lavori, la causale del versamento, il numero e la data della fattura e l’importo totale), carte di credito o bancomat.