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I lavori dei sogni esistono: quali sono e perché non li cancellerà nessuno

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Tra vecchie e nuove professioni, ecco quali sono le mansioni che i giovani nostrani vogliono svolgere di più e in che modo sono distribuite nelle varie regioni d’Italia

Il mondo del lavoro nel corso degli anni è cambiato e anche grazie all’avvento della tecnologia e dei social sono nate dei mestieri che prima chiaramente non erano affatto contemplati. Nonostante ciò alcuni dei cosiddetti “vecchi lavori” sono ancora piuttosto ambiti, sia per motivi di prestigio sia chiaramente per ragioni economiche.

Andiamo quindi a vedere quali sono le principali aspirazioni dei ragazzi italiani e quali mansioni hanno avuto una maggiore espansione rispetto ad altre. Ecco tutta la panoramica completa.

Dal medico all’influencer: numeri e motivazioni che spingono i ragazzi a prediligere alcuni specifici percorsi

Una base solida è rappresentata dalla figura del medico. In  ben 13 regioni su 20 una volta finita la scuola si tenta questo percorso che per quanto possa essere difficile e sacrificante può regalare enormi soddisfazioni da un punto di vista economico. Naturalmente fare il medico non significa fare il proprio compito e poi accantonare tutto una volta finito il proprio turno. Si tratta di un qualcosa di empatico e totalizzante, nel bene o nel male.

Per questo in base all’indagine dell’agenzia del lavoro Adecco c’è stato un incremento esponenziale rispetto a mestieri di gran lunga più frivoli, ma al contempo piuttosto remunerativi in prospettiva. Il primo in ordine di crescita è l’influencer che registra un +505% rispetto a 10 anni fa. Il tutto è dovuto al ruolo sempre più basilare che i social hanno nelle vite delle persone.

Al secondo posto con un +349% c’è il nutrizionista. D’altronde siamo in un’epoca in cui siamo sempre più attenti all’alimentazione e trovare delle figure in grado di poterci indirizzare può essere importante. Al terzo posto c’è lo psicologo con +148%. D’altronde tra pandemia, crisi, precarietà lavorativa sono sempre di più le persone che vivono nell’inquietudine e chiedono aiuto ad una persona esperta del settore per risolvere i propri problemi.

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Per quanto concerne la distribuzione a livello territoriale, la ricerca di Adecco mostra come il desiderio di diventare medico sia dominante dalla Lombardia alla Sicilia. In Piemonte e in Trentino-Alto Adige si ambisce a diventare notai con un +116% rispetto a dieci anni fa. In Molise invece c’è stato un aumento piuttosto considerevole degli psicologi mentre in Basilicata in tanti hanno ambizioni canore. Tra le professioni in calo ci sono gli archeologi, i cantanti e i carabinieri, così come avvocati e poliziotti.