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Giornata mondiale contro la crudeltà verso gli animali: cosa prevede la legislazione italiana contro i ‘mostri’

Cane e gatto
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La giornata mondiale contro la crudeltà verso gli animali è una ricorrenza importante per ricordare all’umanità i crimini efferati compiuti nei confronti di queste innocenti creature

Gli animali andrebbero celebrati tutti i giorni visto il grande amore che sono capaci di dispensare. Il 12 agosto però è un giorno fondamentale visto che in questa data ricade la giornata mondiale contro la crudeltà nei confronti degli animali. Una ricorrenza che capita proprio nel momento del picco massimo degli abbandoni di cani e gatti.

Molte persone pur di non perdersi le loro vacanze sono disposte a lasciare in strada quelli che fino al giorno prima sono stati dei loro fedeli amici. Un qualcosa di diabolico e di razionalmente spietato. Eppure ciò accade, ma non si tratta dell’unica bruttura riservata ai nostri amici a quattro zampe.

Giornata mondiale contro la crudeltà verso gli animali: cosa prevede la legislazione italiana per i crimini nei confronti degli animali

Gli episodi di violenza sono numerosi e seppur siano inspiegabili purtroppo accadono con una certa frequenza. Maltrattamenti, bastonate e in alcuni casi addirittura si arriva ad ucciderli. Qualcosa di inaccettabile in una società come quella odierna dove la civiltà dovrebbe essere alla base di tutto.

Chi si macchia di questi crimini ha però vita breve, almeno per quanto concerne la propria libertà. Infatti grazie alla legge n° 189 del 20 luglio 2004, voluta fortemente dalla LAV (Lega Anti Vivisezione) finalmente è stata disciplinata questa intricata materia. Prima dell’istituzione di questa normativa per il maltrattamento era prevista una semplice sanzione pecuniaria. Adesso giustamente è stato reso paritario ad un delitto con tanto di sanzioni detentive.

Anche nel codice penale ci sono delle disposizioni a riguardo, nella fattispecie tramite il TITOLO IX BIS (artt. 544 bis e ss.), intitolato “Delitti contro il sentimento degli animali” che recita testualmente: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.

 

 

 

 

Archivio animali deceduti
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La legge inoltre punisce anche chi gli procura dolore per negligenza, chi li spinge a fare cose contrarie alla natura, chi li tiene in condizioni igienico sanitarie inadatte, chi li fa combattere, chi li abbandona per strada e chi somministra loro sostanze stupefacenti.

Dunque in occasione di questa giornata sarebbe opportuno ricordare queste regole fondamentali a chi ancora pensa che gli animali siano oggetti e che si possano trattare male e proprio piacimento. Ed invece no chi sbaglia paga e anche amaramente. Ma d’altronde non potrebbe essere diversamente. Chiunque sia testimone di episodi di questo genere ha l’obbligo morale di chiamare la polizia che a sua volta deve intervenire tempestivamente.