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Offrono 1.500 euro al mese ma non trovano nuovi dipendenti: il lavoro che nessuno vuole fare

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Nonostante offra una buona retribuzione e la possibilità di avere tredicesima e quattordicesima un’importante azienda sta riscontrando notevoli difficoltà nel reperire nuova forza lavoro

Il lavoro non si trova, dicono. Che sia un periodo o meglio una fase non propriamente propizia per chi è alla ricerca di un impiego stabile e al contempo giustamente remunerato è più che ovvio. Al contempo però bisogna fare i conti anche con la volontà delle persone in particolar modo dei giovani di non voler svolgere determinate mansioni.

In tal senso spicca l’esempio di una nota azienda italiana che in questa fase sta facendo una gran fatica a trovare delle persone da inserire nel suo organico e da formare per una specifica mansione. E stavolta al contrario di altri casi lo stipendio è piuttosto congruo e dignitoso.

Perchè il pastificio Artusi non riesce a trovare nuovi operai: il clamoroso motivo

Si tratta del pastificio Artusi che sta vivendo una fase di sviluppo e vorrebbe ampliarsi rendendo il suo stabilimento in Veneto ancora più grande e portandolo a 2.000 mq. Per farlo però servono almeno 12 nuovi dipendenti da formare e nonostante i 1.500 euro mensili per 14 mensilità (a tempo indeterminato) non sembra esserci la ressa per questo posto di lavoro.

Nello specifico le figure ricercato dovrebbero occuparsi della produzione della pasta e del confezionamento. A quanto pare però queste mansioni non attirano perché considerate troppo estenuanti e a tal proposito Enrico Artusi ha confessato che molti ragazzi hanno provato per qualche giorno per poi alzare bandiera bianca affermando esplicitamente che il carico di lavoro era decisamente eccessivo.

Per effetto di ciò il gruppo si auspica un intervento governativo sulle politiche del lavoro sperando che possa sovvertire questa situazione non propriamente piacevole. L’obiettivo dell’azienda è restare in Italia, ma chiaramente a queste condizioni diventa difficile. Inoltre c’è la volontà di non piegarsi all’automatizzazione del lavoro per poter continuare ad offrire un prodotto artigianale ed esclusivamente prodotto a mano.

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Per questo il pastificio Artusi ha intenzione di continuare la propria ricerca di nuove leve volonterose disposte a sposare questo progetto. La società però sta cambiando e soprattutto i giovanissimi non sempre sono disposti a svolgere dei lavori ritenuti troppo stressanti. Un ragionamento più che lecito che però va a cozzare con la crisi che c’è attualmente. Prima di rifiutare certe proposte molto vantaggiose sia a livello di diritti che a livello economico sarebbe opportuno fermarsi a riflettere più di una volta.