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Chi vive in un condominio è obbligato a partecipare alle riunioni? Ecco cosa rischia chi è assente

riunione condominiale
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Cosa succede se non si partecipa mai alle riunioni condominiali? Ci sono conseguenze per chi è assente? Scopriamo di seguito.

Le assemblee condominiali sono importanti occasioni per deliberare sulle questioni che riguardano l’interesse di tutti i condomini indistintamente come:
• divisione delle spese condominiali;
• approvazione del bilancio consuntivo e preventivo;
• nomina, revoca, licenziamento dell’amministratore di condominio;
• lavori di manutenzione straordinaria e innovazioni o ordinaria;
• approvazione del rendiconto annuale dell’amministratore e impiego del residuo attivo della gestione.

Durante una riunione condominiale, ogni condomino può esprimere il proprio pensiero e sottoporre all’attenzione di tutti gli altri un eventuale problema o una proposta di miglioria, fermo restando che sarà sempre la maggioranza, tramite votazione, a decidere sul da farsi.

Può succedere, però, che qualcuno non partecipi alle riunioni, magari chiedendosi quali potrebbero essere le conseguenze della sua mancata partecipazione. Ecco cosa succede se non si partecipa mai ad una riunione condominiale.

Cosa succede se non si partecipa mai alle riunioni condominiali

Come abbiamo accennato, l’assemblea condominiale è lo strumento attraverso il quale i condomini possono discutere sulle decisioni che riguardano i beni comuni o per sollevare eventuali criticità. Tutti hanno diritto di partecipare a queste riunioni, personalmente o per delega, ma la presenza non è obbligatoria. Questo significa che i condomini possono anche decidere di non presentarsi all’assemblea, senza rischiare di incappare in sanzioni o perdere la possibilità di esercitare il proprio diritto in un secondo momento.

Tuttavia, la mancata partecipazione comporta delle conseguenze. In particolare, potrebbe essere un grave errore non partecipare ad una riunione in cui la delibera da assumere riguarda aspetti importanti della vita condominiale come, ad esempio, la necessità di eseguire dei lavori di manutenzione straordinaria piuttosto costosi per ciascun proprietario.

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Chi non partecipa alle riunioni, quindi, rischia di doversi rimettere a decisioni che magari non approva. In altre parole, pur non essendo obbligatoria la presenza è consigliabile. In caso contrario, è bene tenere a mente che l’assenza non pregiudica in alcun modo l’efficacia delle decisioni, salvo non siano impugnabili per altre motivazioni, ad esempio, se la non partecipazione è conseguenza del mancato ricevimento della convocazione. Il condominio che non riceve l’avviso di convocazione, lo riceve a meno di 5 giorni dalla riunione oppure a un indirizzo sbagliato, ha la facoltà di impugnare la delibera dell’assemblea. Nello specifico, per l’impugnazione avrà 30 giorni di tempo dal ricevimento del verbale oppure in qualsiasi momento, in caso di mancato ricevimento.