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Annullare un matrimonio è possibile: scopri come procedere

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Si può annullare un matrimonio? Ecco a quali condizioni.
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Quante tipologie di matrimonio esistono e come richiedere un annullamento

Sono svariate le ragioni per cui una coppia appena sposata può decidere di ricorrere alla procedura dell’annullamento. Parlare di annullamento è ovviamente differente rispetto al divorzio. Mentre in caso di divorzio due coniugi decidono unanimemente o a seguito di contenzioso di separarsi e devono attraversare un iter burocratico che li porterà a essere appunto divorziati anche su carta, nel caso di annullamento il vincolo viene sciolto senza mutare lo stato di nubile/celibe della persona in questione.

Naturalmente l’annullamento non può avvenire sempre, ma dipende da alcune specifiche condizioni e la procedura da seguire varia anche in base alla tipologia di matrimonio che è stata celebrata. Per comprendere come comportarsi pertanto è importante in primis capire quali tipi di matrimonio possono essere celebrati,:

  • matrimonio civile – viene celebrato attraverso un rito civile davanti a un funzionario di stato
  • matrimonio concordatario – viene celebrato in chiesa e poi trascritto sul registro civile;,
  • matrimonio canonico – è il matrimonio religioso, valido solo per la chiesa ma non dal punto di vista statale
  • matrimonio acattolico – viene celebrato da un ministro di culto differente da quello cattolico, ma afferente a un’altra religione.

Quali sono i passi da seguire per renderlo possibile

Per annullare un matrimonio civile ci si dovrà rivolgere a un avvocato, ma solo nel caso l’azione sia unilaterale, ovvero richiesta da uno solo dei due coniugi. In tal caso verrà notificata un’azione legale all’altra persona e si procederà all’esaminare la richiesta. In alcuni casi è possibile anche richiedere la separazione fisica temporanea tra i due fino al raggiungimento del risultato.

Nei casi in cui invece i due coniugi siano entrambi d’accordo a questo tipo di separazione, allora l’azione congiunta permetterà di evitare i legali e il giudice arriverà a una risoluzione del caso molto più velocemente.

Diverso è il caso di un matrimonio canonico, laddove si va incontro all’idea che il vincolo nuzionale sia sacro e pertanto i voti presi siano inscindibili. In questo caso si richiederà la nullità e secondo il codice canonico verrà redatto un libello a seguito del quale vi saranno numerose udienze fino al raggiungimento del risultato sperato. Talvolta l’escamotage utilizzato in questi casi è quello di individuare un qualche vizio di forma nella contrazione del matrimonio o indicando che uno dei coniugi abbia contratto le promesse senza davvero esserne convinto, rendendole pertanto nulle sin da principio. Dunque si fa come se il matrimonio non fosse stato mai celebrato.

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Sciogliere il vincolo nuziale senza ricorrere al divorzio.
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Quali sono le conseguenze giuridiche post annullamento

In caso di annullamento i coniugi acquistano nuovamente lo stato libero, si eliminano tutti gli obblighi derivanti dal matrimonio stesso quali la fedeltà o l’obbligo di convivenza e nessuno dei due è tenuto a corrispondere assegni di mantenimento all’altro.