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Partite IVA, tutte le novità in arrivo | Rate e acconto partono dal 2023

Novità sulle tassazioni per le partite IVA. - Solofinanza.it
Novità sulle tassazioni per le partite IVA. – Solofinanza.it

Rateizzazione agevole delle imposte per Partite IVA: i pagamenti dilazionati da gennaio a maggio 2024, tutti i dettagli.

Le Partite IVA avranno la possibilità di rateizzare il secondo acconto delle imposte da gennaio a maggio 2024, grazie a una novità approvata in Consiglio dei Ministri il 16 ottobre.

Questa misura permetterà ai professionisti e alle imprese con un fatturato fino a 170.000 euro di dilazionare il pagamento delle imposte fino al 16 gennaio dell’anno successivo, anziché entro la scadenza ordinaria del 30 novembre 2023.

Il rinvio dei versamenti sarà gestito in modo flessibile: ci saranno cinque rate disponibili, ma i contribuenti potranno scegliere se effettuare un unico pagamento a gennaio 2024 o dilazionare il pagamento in più rate fino a maggio.

Si sottolinea che questa rateizzazione non si applicherà ai contributi previdenziali, i quali dovranno essere pagati entro il 30 novembre. Vediamo nel dettaglio come funzionerà.

Soglie di applicazione modificate, la nuova manovra

L’obiettivo principale di questa misura è ridurre l’onere fiscale per i lavoratori autonomi e le imprese, evitando il versamento in un’unica soluzione del secondo acconto delle imposte sui redditi. La rateizzazione del secondo acconto inizierà già nel 2023 per le Partite IVA con un fatturato fino a 170.000 euro e si estenderà a tutte le Partite IVA a partire dal 2024.

Il Deputato della Lega Alberto Gusmeroli è l’artefice di questa riforma che modifica le regole per il pagamento delle imposte. La misura è stata prevista in vista della scadenza del 30 novembre 2023, ma avrà un’applicazione immediata solo per un gruppo specifico di Partite IVA. Nonostante ISTAT ed Eurostat abbiano certificato che non è necessario trovare coperture per questa rateizzazione del secondo acconto, è importante notare che ci potrebbe essere un problema di cassa nell’anno corrente. La soglia per l’applicazione di questa misura è stata fissata a 170.000 euro, anziché i 500.000 euro inizialmente annunciati da Gusmeroli.

La manovra è stata messa a punto dal deputato Alberto Gusmeroli. - Solofinanza.it
La manovra è stata messa a punto dal deputato Alberto Gusmeroli. – Solofinanza.it

Le rate in decorrenza dal 16 Gennaio

Dal punto di vista operativo, il rinvio del secondo acconto di novembre seguirà sostanzialmente lo stesso schema delle scadenze di fine giugno. Le imposte relative al secondo acconto IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive saranno pagate in cinque rate, da gennaio a maggio. La prima scadenza è prevista per il 16 gennaio, seguita da altre rate entro il 16 di ciascun mese successivo fino a maggio.

La tradizionale scadenza del 30 novembre di ogni anno verrà quindi eliminata e sostituita dalla possibilità di rateizzare il pagamento dell’importo dovuto in più rate a partire da gennaio dell’anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Inizialmente, questa novità sarà applicata solo alle Partite IVA con un fatturato fino a 170.000 euro, ma a partire dal 2024 sarà estesa a tutte le Partite IVA. È importante notare che la bozza del decreto collegato alla Legge di Bilancio esclude dal rinvio i contributi INPS, che dovranno comunque essere pagati entro il 30 novembre. Sarà necessario attendere il testo ufficiale per confermare questi dettagli.