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Auto Diesel, l’addio è sempre più vicino: la rivoluzione parte dall’Italia

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Diverse case automobilistiche stanno andando sempre di più verso questa direzione e anche l’Italia ha deciso di giocare un ruolo importante sotto questo punto di vista

Il mondo dei motori è in continua evoluzione e in questa fase i grandi marchi stanno virando sempre più verso una dimensione meno inquinante. Una decisione che è frutto anche del netto calo delle auto diesel in tutta Europa e che ha portato ad una conseguenza che fino a qualche anno fa sembrava inimmaginabile.

Alcuni costruttori come ad esempio la Dacia hanno deciso che sulla Duster del futuro non metterà più a disposizione il motore a gasolio nel vecchio continente, mentre in Africa saranno ancora disponibili. Il gasolio fino ad una decade fa sembrava il male minore vista la sua capacità di consumare meno e di avere un costo più basso rispetto a quello della benzina.

Primo distributore biodiesel in Italia: ecco dove sorgerà

Ma dopo lo scandalo del dieselgate che ha colpito il marchio Volkswagen le cose sono profondamente cambiate. Attenzione però, la svolta sta partendo dall’Italia dove per l’esattezza presso Costantin di Merlara nella provincia di Padova sta per prendere forma il primo distributore di biodiesel che offre solo il diesel HVO (Hydrogenated Vegetable Oil).

Presso questa stazione di servizio quindi ci si potrà rifornire solo di questa speciale miscela che può aiutare e non poco a tagliare le emissioni e a rendere il nostro pianeta un posto più pulito. D’altronde si tratta di un carburante realizzato con vegetale idrogenato, che nasce dal recupero di materie prime rinnovabili.

Funziona solo a bordo delle auto che possiedono motori a gasolio di ultima generazione e può ridurre le emissioni addirittura del 90%. Tuttavia non si tratta del primo rifornitore che si affida all’HVO. Anche altre 24 stazioni sparse in tutta Italia lo stanno utilizzando. Quello veneto però è il primo rifornitore ad avvalersene in via esclusiva mettendo da parte il gasolio normale.

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Dunque si tratta di una piccola speranza per i motori a combustione che però l’UE spera di debellare nel giro di qualche decennio. Il sogno di puntare interamente sull’elettrico resta reale ed intatto nonostante le molteplici difficoltà nel realizzarlo. Nel frattempo però sarà curioso capire quali saranno gli sviluppi di questo carburante che rappresenta un mezzo perfetto nella transizione tra motori termici ed elettrici. Sicuramente darà una grossa mano a patto però che la gente non si mostri scettica e che riesca a sposare questa nobile causa.